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Gran Consiglio - Verdi

Ivo Gentilini

Ivo Gentilini
Ivo Gentilini, nato il 10 gennaio 1957 e domiciliato in via Tamporiva a Lumino. Professione: tecnico ST in elettromeccanica, dal 1990 docente alla SPAI di Mendrisio per i montatori elettricisti ed elettricisti per reti di distribuzione. Sp...

Ivo Gentilini, nato il 10 gennaio 1957 e domiciliato in via Tamporiva a Lumino. Professione: tecnico ST in elettromeccanica, dal 1990 docente alla SPAI di Mendrisio per i montatori elettricisti ed elettricisti per reti di distribuzione.
Sport: monitore G+S di canoa e attivo nel Gruppo Canoisti Ticinesi. Pratico saltuariamente lo sci, il rampichino e l’arrampicata sportiva. Associazioni: membro e sostenitore di diverse associazioni quali Greenpeace, Iniziativa delle Alpi, AMCA, ATA, WWF.

Come è nata la passione per la politica?
La svolta politica: l’infanzia spensierata sulla Collina d’Oro e gli anni trascorsi con gli esploratori mi hanno sicuramente permesso di apprezzare la natura con le sue molteplici sfaccettature, ma sicuramente il 1986, con il disastro di Cernobyl ha dato una svolta radicale alle mie convinzioni, facendomi capire che occorreva dedicarsi maggiormente alla difesa dell’ambiente anche in Svizzera.
Gli anni trascorsi a Uster, vicino a Zurigo, mi portavano a transitare sul Sattel, dove la lotta dei difensori della natura ha prodotto la prima significativa vittoria nel dicembre 1987. Partecipare al salvataggio di un ambiente palustre combattendo contro i carri armati dell’esercito svizzero ha significato per me la speranza che non tutto in Svizzera era perso e molte persone, seppur lentamente, stavano aprendo gli occhi e la mente!

Quali sono i temi che le stanno più a cuore?
La protezione della natura, la mobilità sostenibile, i rifiuti e il loro riciclaggio, la formazione scolastica e professionale.

Quali sono i problemi più urgenti da risolvere in Ticino?
Il traffico, ed in particolare il traffico pesante, i trasporti pubblici efficienti e rapidi (i Tilo percorrono la tratta Biasca – Chiasso con lo stesso tempo di percorrenza di 20 anni fa!). L’efficienza energetica degli edifici e la produzione di acqua calda sanitaria con i pannelli solari (potremmo essere autosufficienti all’80%)

Quale il Ticino del futuro che sogna
Un Ticino dove tutti possano prendere un mezzo di trasporto pubblico quando vogliono senza dover prendere un biglietto, ma pagando una modica cifra annuale che invogli la gente a sfruttare anche solo poche volte questa opportunità per rendersi conto che ne vale la pena!
Un Ticino dove i giovani trovino lavoro e una formazione adeguata.

Perché dovremmo votarla?
Il 10 aprile affideremo nelle mani di politici ticinesi le sorti del Cantone, non possiamo più tergiversare e un Verde in Governo e molti più Verdi in Gran Consiglio sono assolutamente necessari se vogliamo cercare di salvare capre e cavoli; altrimenti penso proprio che si salveranno solo i cavoli!

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