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Ora lo chiede anche il Governo ticinese: «Berna condanni le violazioni a Gaza»

Il Consiglio di Stato scrive al Consiglio federale affinché, «senza ulteriori indugi», prenda posizione sulle azioni di Israele e si adoperi per l'immediata distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia
Ti-Press (Benedetto Galli)
La manifestazione di sabato scorso a Bellinzona.
Fonte red
Ora lo chiede anche il Governo ticinese: «Berna condanni le violazioni a Gaza»
Il Consiglio di Stato scrive al Consiglio federale affinché, «senza ulteriori indugi», prenda posizione sulle azioni di Israele e si adoperi per l'immediata distribuzione di aiuti umanitari nella Striscia
BELLINZONA / BERNA - La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e inaccettabile. Alle voci di condanna contro le violazioni del diritto umanitario da parte delle forze di difesa dello stato di Israele si è unita oggi anche quella del Governo ti...

BELLINZONA / BERNA - La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e inaccettabile. Alle voci di condanna contro le violazioni del diritto umanitario da parte delle forze di difesa dello stato di Israele si è unita oggi anche quella del Governo ticinese, che ha inviato una lettera oggi al Consiglio federale chiedendo di prendere posizione e condannare esplicitamente la situazione.

«Il Ticino, come il resto del mondo - scrive il Consiglio di Stato, in una nota -, sta assistendo al progressivo deterioramento della situazione umanitaria in Palestina, divenuta da tempo insostenibile. Il Governo ticinese ritiene che gli sforzi attuati dalla Svizzera a protezione della popolazione di Gaza siano insufficienti e che sia giunta l’ora che la Svizzera assuma una chiara e coraggiosa posizione di condanna nei confronti dell’occupazione israeliana e delle violazioni del diritto internazionale umanitario, onorando così la tradizione umanitaria elvetica, come esplicitato anche dall’articolo 54 della Costituzione federale, e soprattutto dalla sua responsabilità di Paese depositario delle Convenzioni di Ginevra». La missiva del Governo mette nero su bianco quattro richieste precise.

Nel dettaglio, viene chiesto a Berna, «senza ulteriori indugi», di adoperarsi per favorire una pace duratura in Medio Oriente basata sul dialogo; di fare in modo che siano garantiti tutti gli sforzi diplomatici affinché venga ristabilito urgentemente il rispetto del diritto umanitario internazionale; di condannare in modo chiaro e inequivocabile le gravissime e reiterate violazioni del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario commesse nella Striscia di Gaza dal Governo dello Stato di Israele, ribadendo la necessità di una liberazione immediata di tutti gli ostaggi israeliani ancora detenuti da Hamas e, infine, di adoperarsi perché siano garantiti l’immediata distribuzione e l’accesso agli aiuti umanitari alla popolazione civile di Gaza attraverso il CICR e le organizzazioni internazionali riconosciute e i canali consueti in ottemperanza alle Convenzioni vigenti, ed evitando qualsivoglia politicizzazione dell’aiuto umanitario.

Le altre voci di condanna
Negli scorsi giorni, le voci e le richieste di condannare quanto in corso a Gaza si sono moltiplicate anche in Ticino. A partire da sabato, con circa 5'000 persone riunite per la manifestazione silenziosa per la Palestina a Bellinzona.

All'indomani di quell'evento, un gruppo di consiglieri comunali della capitale, con una proposta di risoluzione, aveva chiesto all'esecutivo cittadino di attivarsi per seguire l'esempio di Ginevra e Losanna, lanciando un appello a Berna. E lo stesso è avvenuto ieri a Lugano, con una lettera aperta rivolta al Municipio della città sul Ceresio.


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