L'interrogazione inoltrata in Consiglio di Stato dal Plr (primo firmatario Matteo Quadranti).
BELLINZONA - Alla luce della recente notizia riguardante l'emissione obbligazionaria da 100 milioni di franchi della Città di Lugano con scadenza a 7 anni - che va ad aggiungersi all’emissione da 125 milioni fatta dalla città di Bellinzona lo scorso anno - il Plr si chiede: «Come mai il Cantone Ticino non riesca a cogliere opportunità finanziarie che invece autorità comunali come quella di Lugano e Bellinzona, sfruttano con tempismo ed efficacia?».
Già il 16 settembre del 2024 il PLR aveva presentato la mozione 1801 "Istituzione ed emissione di obbligazioni territoriali a supporto della ricostruzione post-catastrofi naturali, del rilancio turistico ed espansione economica nel Cantone Ticino". «La proposta delineava con chiarezza la possibilità di emettere obbligazioni territoriali per raccogliere fondi destinati a scopi strategici, seguendo esempi di successo già attuati in altri Paesi e regioni».
«Nonostante la mozione metta in evidenza la fattibilità amministrativa e finanziaria di tale strumento, peraltro esplorata già in occasione del risanamento dell’IPCT, il Cantone non ha ancora avviato alcuna iniziativa concreta in tal senso», si legge nel testo dell'interrogazione. «Trascorsi 6 mesi dalla presentazione della Mozione che suggeriva l’emissione di obbligazioni per 300 milioni almeno, il Governo è rimasto silente e quindi la mozione è solo recentemente approdata in Commissione gestione e finanze».
Ora il partito è tornato sul tema con un'interrogazione inoltrata questa mattina al Consiglio di Stato (primo firmatario: Matteo Quadranti). «Perché, mentre Lugano e Bellinzona si dimostrano capaci di attingere al mercato obbligazionario in un momento particolarmente propizio per il settore, il Cantone Ticino resta fermo?».
Le domande al Consiglio di Stato: