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Obbligazioni: «Quante occasioni vuole ancora lasciarsi sfuggire il Cantone?»

L'interrogazione inoltrata in Consiglio di Stato dal Plr (primo firmatario Matteo Quadranti).
Ti-Press / Samuel Golay
Fonte RED
Obbligazioni: «Quante occasioni vuole ancora lasciarsi sfuggire il Cantone?»
L'interrogazione inoltrata in Consiglio di Stato dal Plr (primo firmatario Matteo Quadranti).
BELLINZONA - Alla luce della recente notizia riguardante l'emissione obbligazionaria da 100 milioni di franchi della Città di Lugano con scadenza a 7 anni - che va ad aggiungersi all’emissione da 125 milioni fatta dalla città di Bellinzona lo sco...

BELLINZONA - Alla luce della recente notizia riguardante l'emissione obbligazionaria da 100 milioni di franchi della Città di Lugano con scadenza a 7 anni - che va ad aggiungersi all’emissione da 125 milioni fatta dalla città di Bellinzona lo scorso anno - il Plr si chiede: «Come mai il Cantone Ticino non riesca a cogliere opportunità finanziarie che invece autorità comunali come quella di Lugano e Bellinzona, sfruttano con tempismo ed efficacia?».

Già il 16 settembre del 2024 il PLR aveva presentato la mozione 1801 "Istituzione ed emissione di obbligazioni territoriali a supporto della ricostruzione post-catastrofi naturali, del rilancio turistico ed espansione economica nel Cantone Ticino". «La proposta delineava con chiarezza la possibilità di emettere obbligazioni territoriali per raccogliere fondi destinati a scopi strategici, seguendo esempi di successo già attuati in altri Paesi e regioni».

«Nonostante la mozione metta in evidenza la fattibilità amministrativa e finanziaria di tale strumento, peraltro esplorata già in occasione del risanamento dell’IPCT, il Cantone non ha ancora avviato alcuna iniziativa concreta in tal senso», si legge nel testo dell'interrogazione. «Trascorsi 6 mesi dalla presentazione della Mozione che suggeriva l’emissione di obbligazioni per 300 milioni almeno, il Governo è rimasto silente e quindi la mozione è solo recentemente approdata in Commissione gestione e finanze».

Ora il partito è tornato sul tema con un'interrogazione inoltrata questa mattina al Consiglio di Stato (primo firmatario: Matteo Quadranti). «Perché, mentre Lugano e Bellinzona si dimostrano capaci di attingere al mercato obbligazionario in un momento particolarmente propizio per il settore, il Cantone Ticino resta fermo?».

Le domande al Consiglio di Stato:

    • Quali sono le ragioni per cui non ha adottato un Messaggio o adottato una Risoluzione governativa per accelerare i tempi di evasione della mozione? Intende recuperare il tempo perduto?
    • Se ha almeno valutato concretamente l'emissione di obbligazioni territoriali come strumento strategico per il rilancio economico e la prevenzione di catastrofi? Quali sono le conclusioni a cui è giunto?
    • Quali sono se caso le difficoltà operative, legali o finanziarie che impedirebbero al Cantone di seguire l'esempio di Lugano e Bellinzona e approfittare dell'attuale congiuntura di mercato?
    • Eventualmente intravvede altre possibili destinazioni da dare ai fondi raccolti con dette obbligazioni?
    • Se non ritiene che il Cantone stia perdendo occasioni di raccolta fondi a costi contenuti, in un momento in cui il mercato obbligazionario offre condizioni favorevoli?
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