«No a un centro richiedenti asilo a Bombinasco»

Stando all'UDC, che ha presentato un'interrogazione in questo senso, «gli abitanti sono preoccupati».
BELLINZONA - Cosa c'è nel futuro del Centro al Suu di Bombinasco, che ha chiuso definitivamente le sue porte a fine giugno? Ancora non è chiaro. Quel che è certo, però, è che il gruppo UDC in Gran Consiglio non vuole che venga riconvertito in un centro per richiedenti l'asilo.
«La struttura sarebbe in procinto di essere venduta alla Croce Rossa, che ha già intravisto la possibilità di insediarci un centro per richiedenti l’asilo minorenni. Molti abitanti del piccolo paese Malcantonese e della regione sono quindi preoccupati», scrive il granconsigliere Tiziano Galeazzi, primo firmatario, in un'interrogazione presentata oggi al Consiglio di Stato. A suscitare timori, secondo i democentristi, sono in particolare «i fatti violenti e di criminalità che hanno visto protagonisti i richiedenti l’asilo in altri Comuni, Chiasso in primis. I residenti vorrebbero evitare di portarsi in casa una struttura che potenzialmente potrebbe peggiorare la sicurezza della regione».
L'esempio di Chiasso, per il gruppo UDC, è emblematico. «Molte persone hanno paura a uscire la sera perché la presenza dei richiedenti l’asilo ha di fatto compromesso la sicurezza cittadina». La «precaria» situazione di Chiasso, viene evidenziato nell'interrogazione, «va risolta, e sarebbe buona cosa non replicarla in altre regioni del Cantone, soprattutto in paesini dove la presenza dei richiedenti l’asilo risulterebbe essere maggiore dei cittadini residenti».
Secondo Galeazzi l'apertura di un centro asilanti a Bombinasco (comune di Curio) «potrebbe infine ipotecare la riuscita del progetto aggregativo "Lema", presto al voto, che prevede l’aggregazione dei Comuni Astano, Bedigliora, Curio, Novaggio e Miglieglia».
Qui di seguito tutte le domande contenute nell'interrogazione e rivolte al Consiglio di Stato:
1. Conferma che la Croce Rossa è interessata ad acquistare, o ad affittare la struttura per insediare un centro richiedenti l’asilo per minorenni?
2. Se si, quante persone verrebbero ospitate?
3. Intende opporsi all’apertura di questa struttura in una zona discosta che provocherebbe, inevitabilmente problematiche di ordine pubblico e sicurezza?
4. Se no, per quali motivi?
5. Se no, cosa intende fare per garantire la sicurezza dei cittadini residenti e per evitare che la situazione di Chiasso si replichi a Bombinasco e nelle località adiacenti?
6. Non crede che nel permettere l’apertura di nuove strutture su territorio ticinese, significa aumentare il numero di richiedenti l’asilo in Ticino?
7. Non crede che nel permettere l’apertura di nuove strutture su territorio ticinese, significa sostenere la disastrosa politica del settore dell’asilo promossa dal Consiglio federale e della sua capo dipartimento, signora Baume – Schneider?




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