Per il Consiglio di Stato la chiusura del centro al Suu è «inevitabile, poste le scelte dell’Associazione Vivere Insieme».
«Questo dimostra che Fra Martino è responsabile della morte del centro», così il volontario Max Spinetti.
CURIO - Il Centro al Suu di Bombinasco, forse, si sarebbe potuto salvare. Ma, «poste le scelte dell’Associazione Vivere insieme, la chiusura della struttura è inevitabile». Lo afferma, in risposta a un’interrogazione presentata dai granconsiglieri Raoul Ghisletta e Giulia Petralli, il Consiglio di Stato ticinese.
Ottenere un aiuto finanziario da parte del Cantone sarebbe infatti stato possibile «ma l’associazione (presieduta da Fra Martino Dotta ndr.) non ha mai intrapreso i necessari passi in direzione di una richiesta di questo tipo, pertanto a oggi non ci sono le basi legali e le condizioni operative che permettano di riconoscere un eventuale sostegno finanziario». Il Centro d’incontro Al Suu «costituisce l’unico caso sul territorio cantonale di Ente autorizzato a esercitare pur se non riconosciuto ai fini del sussidiamento», specifica inoltre il Governo.
«A Fra Martino il centro non interessava» - Un duro colpo per il volontario Max Spinetti, che visitava regolarmente gli ospiti del centro Al Suu e tuttora spera di salvare la struttura. «Questo dimostra che i membri dell’Associazione Vivere Insieme sono stati dei morti in piedi e non hanno fatto niente. Ma non volevano fare niente, ne sono sicuro», commenta. «Se Fra Martino Dotta si fosse mosso prima si sarebbe trovata una soluzione, ma a lui il centro non interessava. Infatti non ha mostrato alcuna sensibilità né nei confronti del personale né tanto meno nei confronti degli ospiti. Ritengo dunque lui e il comitato dell’AVI responsabili della chiusura».
Oggi al centro «sono rimasti soltanto tre ospiti», precisa Spinetti. «Gli altri, vista la chiusura imminente, sono già stati spostati in altre strutture. Sono andato sul posto per preparare da mangiare, ma c’era proprio un senso di vuoto».
Una "famiglia" in crisi - Intanto «gli ospiti che hanno lasciato il centro hanno già chiamato più volte. A Bombinasco si occupavano dell'orto, del giardino, dell'apicoltura: andando via hanno perso le loro abitudini e i loro stimoli. Un residente aveva addirittura un suo coniglietto, ma è stato costretto a lasciarlo a Bombinasco perché non era ammesso nella nuova struttura di accoglienza». Senza contare che i residenti «vivevano come una famiglia, erano sempre insieme. Ora la famiglia si è disfatta».
Fra Martino Dotta, intanto, sceglie di non prendere posizione né riguardo alla risposta del Governo né in merito alle critiche di Spinetti. «Dal momento che non sono stato interpellato come presidente dell’Associazione Vivere Insieme né dagli interpellanti, né tanto meno dai servizi cantonali competenti, non vedo perché commentare», spiega a Tio/20minuti. «Tanto meno intendo dare seguito alle accuse mossemi a più riprese, senza mai prendere contatto con me, dal Signor Spinetti».
Fra Martino conferma infine che «i rispettivi rappresentanti legali hanno trovato una nuova collocazione a tutti gli ospiti. Di conseguenza, il Centro d’incontro Al Suu cesserà le sue attività, come previsto, il 30 giugno 2023».
è incredibile come si possa volere del male a una persona altruista, benefattrice, buona, instancabile in favore del prossimo come Fra' Martino
Ma R.Ghisletta che (si) interroga su tutto ed è capace di criticare (soprattutto se non delle stesse idee politiche) praticamente chiunque faccia qualcosa... lui, di suo, ha già fatto qualcosa concretamente? Chiedo, per capire un po' questo personaggio.
Prima di accusare il frate dovevate almeno coinvolgerlo. Le battaglie di Raul sono sconvolgentemente squallide.
Invece di dare la colpa è più utile cercare una soluzione. Avete pensato a ditte che prestano i propri operai gratuitamente x alcune ore e x rendere i fondo il luogo senza spendere milioni? Meglio un posto modesto che non avere nulla. Gli ospiti dove sono stati messi ? Povera gente. I soldi ci sono se ne mandano tanti in giro questa è una causa che vale la pena e poi potreste dar lavoro a gente bisognosa con anche apprendisti che imparano a curare bisognosi e ammalati aiuti vari
E nel frattempo l'è propi gras com'è un fra....😍
Frà Martino è un esempio per tutti, soprattutto per quelli che criticano qui sotto "ad mentula canis".
Nessuna dichiarazione sulla chiusura del Suu del diretto interessato, fra Martino Dotta, ma farsi fotografare e intervistare con il caschetto giallo alla masseria di Lugano evidenziando il fatto che segue da vicino i lavori, quello sì.......
Non metto in dubbio che è triste chiudere una simile struttura, e mi dispiace. MA perchè si incolpa di tutto Fra Martino? Chi altro si sente di fare ciò che fa lui..prego si faccia avanti, lavori invece di criticare non sapendo l'intera questione.
Giustissimo! Come sempre sono in 1000 quelli pronti a criticare, sono in 100 quelli pronti ad insegnare come fare e sono in 0 (ZERO) quelli pronti a fare.
E caro fra Martino .. le campane le fai suonare dove vuoi tu Delusione
accidenti l'orgoglio e l'ego....causano grandi disastri....ovunque...come ben detto sotto....fate uno o anche più passi indietro e comunicate...
Certo....bisogna sempre favorire le strutture che danno visibilità...fra Martino mi ha proprio delusa...a Bombinasco regnava fra gli ospiti tanta solidarietà e lì erano felici...ma purtroppo in questo mondo conta di più apparire.
che vergogna..sarebbe poi il colmo se ci mettono ucr a i n i o migr..ci lasceremo sorprendere
leggendo l'articolo par di capire che non corra tanto buon sangue tra i due. Strano che Fra Martino se ne sia fregato altamente come vorrebbe far credere Spinetti. Ma non è che forse sarebbe opportuno magare i due fare un passettino indietro, evitando di fare clamore a destra e a manca e trovare una soluzione? Magari il sposto non è da 4 stelle, ma se chi ci abitava non aveva problemi, par di capire che i motivi siano altri. Poi del resto condivido quanto scrive Utente Tio: in governo c'è troppa gente che ha studiato e ha trovato posto di lavoro in grazie a conoscenze e favori, creati ad arte a seconda della bisogna. Ne vediamo tutti i giorni in tutti i campi di questi funzionari da scrivania che non sanno far altro che mettere bastoni in mezzo alle ruote e darsi alle vemdettine come i bimbi dell'asilo. Ha ragione Morisoli e co: bisogna risparmiare e tagliare. Soltanto che fanno finta di non aver capito e cercano di tagliare all'esterno, mungendo i contribuenti. Ma lo sfogliamento va fatto all'interno
Sono d'accordo con Max Spinetti.... L'interesse di fra Martino Dotta è tutto per la masseria di Lugano, una struttura ambiziosa che aprirà una mensa per i più disagiati e intanto chiudi una struttura aperta da anni che era diventata per chi ci abitava la propria casa, creando un disagio. Ve lo assicuro, gli ospiti del Suu anche se hanno trovato un altro inserimento per loro la sofferenza è grande. Aprire una nuova struttura per integrarle ma non mandarle via da casa loro.
È una vergogna....cera la possibilità di chiedere aiuto al Ct e non è stato fatto! Questa è la dimostrazione di quanto a certe persone non gli importa niente di chi ha bisogno di questo centro. Ho visto il video sull'articolo precedente, ed è davvero un peccato perchè si capiva già solo dal video che questo centro era speciale, ed una gran bella struttura! Peccato.
Il consuntivo discusso per 3 giorni dimostra che si stanno sperperando soldi in lungo ed in largo per ogni cosa possibile ed inimmaginagile, già solo per una mensa scolastica serve un dietista specialista come se fino a ieri se serviva solo panini col lardo, hamburger e pizza (migliaia di gente morta secondo gli specialisti del nutriscore). Per una struttura a scopi sanitari è una manna per certi personaggi che devono piazzare amici degli amici, il centro al Suu fino a ieri era sconosciuto e non ha mai creato problemi ho sentito ed ha aiutato molta gente in difficoltà. Fra Martino oggi ha tutt'altri progetti come l'ex-masseria e figuriamoci se aveva o ha voglia di sprecare energia e fondi, magari nel sistemare la struttura (anche qui obblighi inventati dai fantomatici ispettori igiene dove ti obbligano ed impongono il loro credo addirittura inventandosi il colore dei bagni o il tipo di luce adatto). Che sia una strategia ben studiata per chiudere il centro e girarlo in centro d'accoglienza per finti profughi ed asilanti, ovviamente investendo qualche decina di migliaia di franci per mettere i wc in ogni camera e frottole varie?
È incredibile...bisogna sempre trovare un colpevole...
ho saputo di ospiti che erano in quella struttura da molti anni, ben inseriti e uno di questi, ancora relativamente giovane ed attivo si trova ora in casa per anziani. Com'è possibile questo? Non nel caso specifico ma fra Martino, ottima persona, non sta facendo il passo più grande della gamba?
verso la fine degli anni 50 ,ero ancora bambino e mio padre che lavorava al palazzo federale,mi amalavo di asthma.i medici mi mandarano in cura a bombinasco dove sono rimasto per tre mesi.mi riccordo le cure amorevoli le quali hanno fatto meno insopportabile la distanza dai genitori.ora non capisco di come un uomo religioso come fra dotta a non interessarsi per una struttura cosi importante. ma sicuro e che i soldi rovinano anche la gente aparentemente religiosa.
Un vero peccato. Era una struttura davvero speciale.