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«Un’alleanza chiara e consolidata»

ELEZIONI FEDERALI«Un’alleanza chiara e consolidata»

25.07.23 - 13:37
Accantonate le tensioni registrate prima delle cantonali, Lega e UDC confermano la candidatura unica di Marco Chiesa agli Stati.
Ti-Press
«Un’alleanza chiara e consolidata»
Accantonate le tensioni registrate prima delle cantonali, Lega e UDC confermano la candidatura unica di Marco Chiesa agli Stati.

LUGANO - Fronte comune fra Lega e UDC in vista delle elezioni federali. Dopo le tensioni registrate prima delle votazioni cantonali, si conferma l’accordo che prevede la candidatura unica di Marco Chiesa agli Stati. E, accanto a questo, c’è la volontà, da parte dei due partiti, di conquistare un seggio in più al Nazionale (qui la lista UDC annunciata tempo fa. La Lega non ha ancora inviato una comunicazione ufficiale sui nomi).

«Sovranità, neutralità, no all’ingerenza dell’ UE, immigrazione e politica d’asilo: affrontiamo i temi spesso dalla stessa angolatura, un’angolatura di destra», ha spiegato, all’inizio dell’incontro con i media il deputato e portavoce della Lega Daniele Caverzasio, sottolineando la tenuta dell’alleanza.

«Marco Chiesa ha lavorato bene - ha aggiunto il consigliere nazionale UDC Piero Marchesi - è importante essere tutti compatti dietro questa candidatura perché la sua conferma non è scontata». E, sui recenti problemi registrati a Chiasso riguardanti i richiedenti l’asilo, il deputato ha aggiunto che, «se i cittadini, anche su questo tema, vogliono risposte chiare, dovranno supportare la destra». A questo proposito, i contenuti della recente lettera scritta dalla deputazione ticinese al Consiglio federale sono stati definiti «lacrime di coccodrillo».

Il consigliere nazionale leghista Lorenzo Quadri ha passato in rassegna diversi temi come il nucleare, la libera circolazione, il frontalierato e il pedaggio al Gottardo. «Un legame “istituzionale” con l’Unione Europea, per come si sta prospettando, segnerebbe la fine della sovranità e dell’indipendenza svizzera - ha commentato - si tratta della madre di tutte le battaglie: se Bruxelles detta le regole, verrebbero messi “fuori uso” alcuni articoli della nostra Costituzione».

Il candidato unico agli Stati Marco Chiesa ha sottolineato «il lavoro svolto insieme a Berna con grande armonia». Ha rimarcato l’importanza della gestione della migrazione, «che dev’essere complementare e non di sostituzione. Ogni anno, in Ticino, dobbiamo integrare 60’000 persone: tutto questo ha un costo e una ricaduta sui servizi. Stiamo snaturando il nostro paese e il ceto medio, nel cantone, sta soffrendo». Molto chiare le parole sull’ipotesi di un pedaggio al Gottardo: «Nessun deputato dell’ UDC si esprimerà a favore di un pedaggio in capo agli svizzeri. Dovranno pagarlo, in caso, gli stranieri». È stato criticata, per esempio, proprio la proposta di un pedaggio al Gottardo portata avanti, in primis, da Simon Stadler (Centro/UR), Corina Gredig (Verdi liberali/ZH) e Matthias Jauslin (PLR/AG). 

 

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COMMENTI
 

Evry 9 mesi fa su tio
Bene, cmq Marchesi deve essere piÙ realista e abbassarsi due dita !
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