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CANTONEDiga del Lucendro: «Come stanno le cose?»

24.02.23 - 13:05
Un'interpellanza del Centro chiede che il DFE riferisca in Gran Consiglio sugli ostacoli per l’accordo con il Canton Uri.
TiPress
Diga del Lucendro: «Come stanno le cose?»
Un'interpellanza del Centro chiede che il DFE riferisca in Gran Consiglio sugli ostacoli per l’accordo con il Canton Uri.

Le risposte che si richiedono con l'interpellanza firmata da Giovanni Berardi e altri cofirmatari del Centro, sono in relazione alla controversia fra il Canton Uri e il Canton Ticino riguardante la Diga del Lucendro e relativi impianti, portata alla ribalta dagli organi di informazione nei giorni scorsi.

«L’interesse pubblico - viene spiegato - è dato dal tema dell’approvvigionamento energetico in un contesto particolarmente delicato e dalla politica di riconversione degli impianti idroelettrici da parte del Canton Ticino e di AET». «L’urgenza è data dall’avvicinamento della fatidica data (fine 2024) per la riconversione definitiva degli impianti e per il rilascio della relativa concessione federale», prosegue l'interpellanza.

Gli organi di informazione hanno infatti riferito negli scorsi giorni del disaccordo fra i Cantoni di Uri e Ticino sulle quote di proprietà degli impianti idroelettrici della Diga del Lucendro, situata su suolo ticinese, ma le cui acque provengono in parte dal bacino imbrifero della Reuss, deviate verso il Ticino.

I firmatari della presente interpellanza ritengono di assoluta importanza che il Parlamento cantonale possa essere messo al corrente della situazione con dovizia di particolari.

Con l'interpellanza si intende chiedere al Consiglio di Stato quanto segue:

    • Può il Consiglio di Stato presentare un istoriato che ripercorra cronologicamente l’evoluzione della situazione a partire dalla prima concessione, in particolare negli anni immediatamente precedenti il 1979 e in quelli successivi fino ai giorni nostri?
    • Quali tipi di trattative hanno avuto luogo prima del 1979 e successivamente? Quali erano i partner coinvolti? I Cantoni intesi come autorità politica o le rispettive Aziende elettriche cantonali?
    • In cosa consistono gli argomenti di disaccordo? E dove invece ci sono punti di accordo?
    • Il Consiglio di Stato ritiene che le trattative in vista del rilascio della nuova concessione federale del 2024 siano partite per tempo? Oppure si è tergiversato giungendo allo stallo attuale alla vigilia del 2024?
    • Cosa è previsto da ora fino al rinnovo della concessione? Le trattative proseguono e, se sì, con quali argomenti a difesa degli interessi cantonali? Oppure sono già chiuse e le decisioni sono in mano al DATEC?
    • Quale previsione si può fare circa la decisione del DATEC?
    • Siccome in passato il fondovalle del Canton Uri è stato oggetto di dissesti idrogeologici e se ciò fosse utile alle trattative, non si ritiene plausibile argomentare che la Diga del Lucendro, oltre a essere un’infrastruttura per la produzione di elettricità, in fondo costituisce anche una sorta di protezione dalle piene di cui il Canton Uri beneficia, giustificando quindi una quota minoritaria di proprietà da parte di quel cantone?
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COMMENTI
 

Nmemo 1 anno fa su tio
Sparate di visibilità elettorale. Bastava che i deputati chiedessero all'archivio del GC il messaggio concernente la rinuncia al riscatto degli impianti ATEL. Sembrerebbe che senza questi opportunisti cento anni di storia cantonale di politica idroelettrica non sia stata analizzata e non abbia fatto oggetto di importanti decisioni.
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