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«Pagare i tamponi ai dipendenti cantonali non è un controsenso?»

L'interpellanza di Massimiliano Robbiani sulla decisione del Cantone di pagare i test al personale non vaccinato
Ti Press
«Pagare i tamponi ai dipendenti cantonali non è un controsenso?»
L'interpellanza di Massimiliano Robbiani sulla decisione del Cantone di pagare i test al personale non vaccinato
BELLINZONA - Pagare per il tampone dei dipendenti cantonali, che non si sono vaccinati, con i soldi dello Stato. Vuole si faccia chiarezza su questo aspetto il granconsigliere Massimiliano Robbiani che ha proposto un'interpellanza a riguardo. Sostene...

BELLINZONA - Pagare per il tampone dei dipendenti cantonali, che non si sono vaccinati, con i soldi dello Stato.

Vuole si faccia chiarezza su questo aspetto il granconsigliere Massimiliano Robbiani che ha proposto un'interpellanza a riguardo. Sostenendo che, in questo frangente, Bellinzona «parli bene ma razzoli male».

«Da un lato il medico e il farmacista cantonale esortano a vaccinarsi, altrettanto fa il Direttore del DSS, e dall'altro si pagano i test a chi non si fa vaccinare con i soldi dei contribuenti, anche di quelli del 60% di popolazione che si è responsabilmente fatta vaccinare», commenta Robbiani, «questo è decisamente poco comprensibile e non va nella direzione tanto sostenuta dalle autorità cantonali e svizzere».

Quindi, le domande: «Per quale motivo si è deciso di pagare i test a tutti i dipendenti?», «Allo stato attuale quanti sono stati i test pagati dal Cantone? Per quante persone?», e infine «Non trova il Consiglio di Stato paradossale pagare i test ai dipendenti e poi invitare quotidianamente i cittadini a vaccinarsi? Non è un controsenso?».

 

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