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LUGANO«Non rispettati gli obblighi legali del licenziamento collettivo»

13.02.20 - 14:50
L’MPS parla di “logica ricattatoria” e chiede un piano sociale con i soldi pubblici destinati al salvataggio di Lugano Airport
Tipress
«Non rispettati gli obblighi legali del licenziamento collettivo»
L’MPS parla di “logica ricattatoria” e chiede un piano sociale con i soldi pubblici destinati al salvataggio di Lugano Airport

LUGANO - Nella procedura di licenziamento collettivo dei 74 dipendenti dello scalo il CdA di Lugano Airport avrebbe agito «senza rispettare i relativi obblighi legali». A sostenerlo è un’interpellanza dell’MPS che, partendo dai relativi articoli del Codice dello Obbligazioni (art.335d e seguenti), parla di «licenziamenti abusivi» e di «logica ricattatoria di questo annuncio».

Il Gruppo MPS-POP-Indipendenti cita i passaggi obbligatori previsti dal CO, come ad esempio, «consultare la rappresentanza dei lavoratori e dare loro almeno la possibilità di formulare proposte per evitare o ridurre i licenziamenti»; «informare l’ufficio cantonale del lavoro»; inoltre «la notifica dei singoli licenziamenti non può avvenire che dopo 30 giorni dalla notifica all’ufficio cantonale del lavoro». Da qui la domanda al Governo se «conferma che il CdA interamente composto da rappresentanti di enti pubblici non ha rispettato questa procedura legale?». E di conseguenza che questi «licenziamenti collettivi sono abusivi?».

Ma l’interpellanza solleva anche altre questioni a partire dal piano sociale che secondo l'intepellanza deve «essere realizzato proprio utilizzando (e ne basterebbe una minima parte) quel fiume di denaro pubblico che Zali e soci vorrebbero destinare all’ennesimo inutile salvataggio». 

 

Le domande al Consiglio di Stato

1. Corrisponde al vero che la decisione di licenziare tutto il personale LASA è stata presa dal CdA con decisione unanime da parte di tutti i rappresentanti dei partiti di
Governo e di Municipio?

2. Conferma che i licenziamenti effettuati si configurano come un licenziamento collettivo ai sensi dell’articolo 335 d del CO (almeno 10 licenziamenti in stabilimenti che occupano tra 20 e 100 dipendenti entro un termine di 30 giorni)?

3. Conferma che l’articolo 335e del CO non può essere richiamato nel caso di questo licenziamento collettivo considerato che al momento dell’intimazione non vi era nessuna decisione giudiziaria di fallimento o concordato con abbandono dell’attivo?

4. Conferma che l’articolo 335 f del CO prevede, in prima battuta, che il datore di lavoro che prevede di effettuare licenziamenti collettivi sia tenuto a: consultare la rappresentanza dei lavoratori e dare loro almeno la possibilità di formulare proposte sui mezzi atti ad evitare o ridurre i licenziamenti, nonché attenuarne le conseguenze; informare l’ufficio cantonale del lavoro di questo previsto licenziamento collettivo.

5. Conferma che l’articolo 335 g del CO prevede, una volta esperita la procedura di consultazione definita nell’articolo 335f del CO, che il datore di lavoro debba notificare per iscritto all’ufficio cantonale del lavoro ogni progetto di licenziamento e che tale notifica deve contenere i risultati della consultazione?

6. Conferma che sempre l’articolo 335 g del CO prevede che la notifica dei singoli licenziamenti non può avvenire che dopo 30 giorni dalla notifica all’ufficio cantonale del lavoro?

7. Conferma che il CdA interamente composto da rappresentanti di enti pubblici (Città di Lugano e Cantone Ticino) non hanno rispettato questa procedura legale?

8. Conferma che l’articolo 336 del CO definisce come abusiva la disdetta data nel quadro di un licenziamento collettivo, qualora non siano stati consultati la rappresentanza dei lavoratori ai sensi dell’articolo 335 f del CO?

9. Conferma che, di conseguenza, i licenziamenti collettivi, intimati tra l’altro da un CdA interamente composto da rappresentanti di enti pubblici, sono abusivi?

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COMMENTI
 

Bayron 4 anni fa su tio
Altro motivo per sostenere il referendum! No allo scalo della casta

seo56 4 anni fa su tio
LASA combriccola di incapaci!

Meck1970 4 anni fa su tio
MPS porta le proposte per tenere in piedi l'aeroporto. Non solo bla bla bla con i soldi del popolo. O progetti o purtroppo si chiude. Al momento proposte o un qualche progetto per continuare con l'aereoporto non ce ne sono.

Bayron 4 anni fa su tio
Risposta a Meck1970
Lo scopo é proprio di chiuderlo e mi auguro al più presto! Basta cattedrali nel deserto a spese dei contribuenti

Meck1970 4 anni fa su tio
Risposta a Bayron
Per me lo scopo è che resti aperto , ma con gente capace. In Ticino si sta chiudendo tutto. Invece bisogna costruire e investire, come facevano una volta i nostri politici, banche, e gente che aveva i soldi. Investire, costruire vuol dire lavoro e soldi.

GI 4 anni fa su tio
che venga presto la votazione.....che passi il referendum e poi tutti impiegati presso MPS-POP-Indipendenti....!

Bayron 4 anni fa su tio
Risposta a GI
Possono sempre andare a lavorare a Zurigo o a Ginevra. Non è la fine del mondo. I contribuenti ticinesi e luganesi non sono un ufficio assistenziale.
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