La riforma sociale? «Una foglia di fico per sgravi ai ricchi!»

Tramite un'interpellanza, il gruppo dell'MPS denuncia la carenza di famiglie diurne e asili nido
BELLINZONA - «Il numero di famiglie diurne è in calo da anni e la Riforma fiscale e “sociale” non ha avuto effetti positivi». Lo ha spiegato Giorgia Realini, della Federazione ticinese Famiglie diurne, in un’intervista alla Radio della Svizzera italiana il 30 agosto. Nel Mendrisiotto, ad esempio, le madri diurne dal 2015 ad oggi sono diminuite del 33% passando da 45 a 30.
Per contro i bisogni dei genitori rimangono invariati. Di conseguenza, sempre secondo la signora Realini, il carico di lavoro per le singole mamme diurne è aumentato.
Dal 1° luglio 2018 è in vigore l’ordinanza sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia che regola gli aiuti federali per l’aumento dei sussidi cantonali e comunali destinati alla custodia di bambini e quelli destinati a progetti per adeguare maggiormente l’offerta ai bisogni dei genitori per un totale di 100 milioni su 5 anni. Nel primo caso ogni Cantone può beneficiare di aiuti per tre anni, per un ammontare pari al 65% dei sussidi il primo anno, al 35% il secondo anno e al 10% il terzo anno. Il programma d’incentivazione della Confederazione volto a promuovere la creazione di nuovi posti per la custodia di bambini è stato inoltre prolungato dal 1° febbraio 2019 al 31 gennaio 2023.
Considerato ciò, per il gruppo dell'MPS in Gran Consiglio è quindi importante capire in che misura il Ticino farà capo a questi aiuti per migliorare la situazione sul fronte della conciliabilità lavoro-famiglia. E per farlo, sottopone una serie di domande all'attenzione del Governo.
L'intera interrogazione è visibile nel documento allegato.




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