L'incontro fra sindacati e Consiglio di Stato è stato fissato per il 30 gennaio
BELLINZONA - Il 9 ottobre 2018, i sindacati VPOD, OCST e CCS avevano inviato al Governo una richiesta di apertura di un tavolo di trattativa su tre punti: aumento salariale del 3% degli stipendi per recuperare le importanti perdite subite negli ultimi 25 anni, uno scatto in più nell’aggancio degli impiegati e docenti che passano dalla vecchia alla nuova scala salariale e la riduzione da 42 a 40 ore settimanali (ciò che corrisponde ad 1 ora di lezione in meno per i docenti cantonali).
Con lettera del 7 novembre 2018, il Consiglio di Stato comunicava ai sindacati che «di principio è disponibile a tematizzare le richieste», limitatamente all’aumento salariale del 3% e alla riduzione del tempo di lavoro. Il Governo non tratterà infatti sulla concessione dello scatto supplementare, in quanto la misura è già stata respinta dal Parlamento al momento della discussione della nuova legge stipendi.
L’esecutivo cantonale aggiungeva che «la valutazione delle proposte dovrà evidentemente considerare gli obiettivi relativi al consolidamento delle finanze cantonali» e dovrà «tenere conto del risanamento dell’Istituto di previdenza, della proposta parlamentare per una settimana di vacanze in più tra 20 e 59 anni d’età, del consolidamento degli ausiliari e della revisione del regolamento sugli ausiliari». La trattativa sui temi sollevati veniva fissata dal Consiglio di Stato il 19 giugno 2019, data ritenuta dai sindacati «inaccettabile», i quali chiedevano quindi di anticipare l’incontro di trattativa al 30 gennaio 2019.
La proposta è finalmente accettata dal Consiglio di Stato, comunicano oggi Raoul Ghisletta, segretario VPOD Ticino e Adriano Merlini, presidente VPOD docenti.
Ad oggi hanno già espresso il loro sostegno alle rivendicazioni sindacali i Collegi dei Licei di Lugano 1, Locarno e Mendrisio. Le Scuole medie di Bellinzona 1 e Canobbio ne discuteranno.