Il partito comunista, riferendosi al caso dell'Argo 1, chiede al Consiglio di Stato di «valutare il divieto di esternalizzare» in alcuni settori
BELLINZONA - Il caso dell'Argo 1 continua a fare discutere, soprattutto in ambito politico. Stavolta a prendere posizione è Massimiliano Ay, deputato del partito Comunista in Granconsiglio, che con una mozione richiede al Governo di « valutare il divieto per l’ente pubblico di esternalizzare mandati ad agenzie di sicurezza private perlomeno in ambiti sensibili».
«Appaltare la gestione della sicurezza ad aziende private può facilmente rivelarsi pericoloso, come peraltro casi recenti hanno dimostrato» - scrive Ay nella mozione. «Quello della sicurezza è infatti un settore estremamente delicato che non può limitarsi alla mera repressione, ma necessita di una adeguata formazione psico-pedagogica (e non solo) riguardante la gestione dei conflitti, che peraltro dubitiamo possa essere acquisita con le sole 8 ore di psicologia e 5 di diritto previste nella formazione», specifica il deputato comunista.
Il Partito comunista propone «di vietare espressamente nella legge ogni forma, anche solo tendenziale, di privatizzazione di ambiti attualmente coperti dal monopolio della forza pubblica». Ma non solo. «Vogliamo anche di proibire tout court all'ente pubblico di esternalizzare mandati ad agenzie di sicurezza private in ambiti considerati come sensibili, quali possono essere ad esempio i centri per richiedenti l’asilo, laboratori di ricerca con presenza di sostanze tossiche, istituti scolastici e altre strutture ritenute particolari in quanto legate a contesti potenzialmente fragili».