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Dall'Argentina a Lugano: parla l'uomo del Kirchner Gate

Tutti lo cercano nessuno sa chi è. Marcelo Ramos si racconta e si difende
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Dall'Argentina a Lugano: parla l'uomo del Kirchner Gate
Tutti lo cercano nessuno sa chi è. Marcelo Ramos si racconta e si difende
LUGANO - Che cosa c’entra una fiduciaria di Lugano con un jet pieno di banconote da 500 euro, partito dall’Argentina anni fa e finito chissà dove? I magistrati di Buenos Aires per ora, hanno in mano poco più di un nome:...

LUGANO - Che cosa c’entra una fiduciaria di Lugano con un jet pieno di banconote da 500 euro, partito dall’Argentina anni fa e finito chissà dove? I magistrati di Buenos Aires per ora, hanno in mano poco più di un nome: quello dell’imprenditore Lazaro Baez, uomo di fiducia dell’ex presidente argentino Néstor Kirchner sospettato di aver incassato (e fatto sparire) tangenti per milioni di dollari durante il suo mandato governativo (2003-2007). La stampa argentina l’ha già chiamato “Lazarogate”, e in Ticino finora non se ne sapeva nulla. Eppure sarebbe proprio Baez, secondo i magistrati, “il manovratore della società Helvetic Services” con sede in via Cantonale 6 a Lugano: lo strumento con cui – è l’accusa – Baez avrebbe riciclato circa 50 milioni di euro in Svizzera per poi riportarli in Argentina.

Nelle carte del Ministerio Pùblico Fiscal di Buenos Aires, visionate da Tio/20 Minuti, si fanno i nomi di un cittadino ticinese*, presidente della Helvetic, e dell’italo-argentino Néstor Marcelo Ramos. Le carte giudiziarie fanno riferimento alla “necessaria conoscenza del meccanismo illegale impiegato per per occultare e lavare fondi provenienti dalle attività di Baez”.

Dal registro di commercio ticinese, però, Baez non risulta avere alcun incarico nella Helvetic. L’amministratore è Ramos, mentre il suo socio ticinese, secondo quanto ricostruito da Tio/20 Minuti, si sarebbe ritirato da qualsiasi incarico direttivo nella società, mantenendo solo il ruolo di presidente a partire da ottobre 2012. Il suo coinvolgimento trova ampio riscontro negli organi di stampa e in vari blog argentini. 

Al telefono con Tio/20 Minuti Ramos, che vive in Ticino dal 2006, spiega che “la Helvetic non ha mai partecipato ad alcun atto di trasferimento di fondi illeciti fuori dall’Argentina”. “I fatti – continua Ramos  – sono stati letti in modo sbagliato dalla magistratura argentina e cavalcati dalla stampa argentina a fini politici”. La vedova di Kirchner (morto nel 2010) è infatti l’attuale presidentessa dell’Argentina. Come riporta la Handelszeitung, anche lei sarebbe stata a conoscenza dei fatti.
“Dimostreremo la nostra completa estraneità in sede giudiziale” insiste Ramos. Alla domanda se Baez sia davvero la fonte dei fondi che, secondo i magistrati di Buenos Aires, la Helvetic avrebbe reinvestito in Argentina, l’italo-argentino risponde di non potersi esprimere. “C’è un’indagine in corso in Svizzera”. Precisa però di “non conoscere il signor Baez” e di “non averlo mai incontrato”. “In ogni caso per la legge svizzera non abbiamo commesso alcun reato” aggiunge Ramos.

* nome noto alla redazione.

 

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