Marmitte scoppiettanti e impennate di notte: «Situazione migliorata e sotto controllo»

La segnalazione da Coldrerio. Ma il municipale Muschietti ridimensiona il problema: «Episodio isolato. Dovesse ricapitare la Polizia è pronta a intervenire»
La segnalazione da Coldrerio. Ma il municipale Muschietti ridimensiona il problema: «Episodio isolato. Dovesse ricapitare la Polizia è pronta a intervenire»
COLDRERIO - Mi emoziono sentendo passare di nuovo i motorini truccati, cantava Luca Carboni. Ma quando questi motorini sgasano sotto casa la notte, e il mattino dopo ci si alza preso per andare al lavoro, l'emozione che monta è, inevitabilmente, quella della rabbia.
Un po' come accaduto negli scorsi giorni a Coldrerio. Per l'esattezza in via Mola, davanti all'ex comune. Una scena un po' d'altri tempi, va detto, visto che di ragazzi in motorino non se ne vedono più così tanti.
Certo è che le impennate di notte per strada, con gli scarichi elaborati che scoppiettano da MotoGp nonostante le cilindrate da Lambretta, alla fine rischiano di stremare anche i più nostalgici. Ed ecco dunque partire la segnalazione.
«Un episodio isolato», ci tiene tuttavia a precisare Matteo Muschietti, responsabile dicastero Sicurezza pubblica e protezione territorio. Verificatosi tra l'altro in concomitanza con una festa a San Giorgio, lo scorso venerdì. «In ogni caso - prosegue Muschietti - la polizia è stata allertata. Dovesse succedere ancora saranno presi provvedimenti. Ma nei giorni a seguire l'episodio non si è ripetuto».
Proprio Muschietti dunque, che negli scorsi mesi era stato il primo a denunciare una situazione preoccupante tra gli adolescenti in quel di Coldrerio, ci tiene a rassicurare la cittadinanza: «Le cose sono molto cambiate negli ultimi mesi rispetto alla scorsa primavera/inizio estate, quando si riunivano in gruppetti anche di 40/50 ragazzi. Adesso sono meno della metà e ancora meno quelli che hanno il motorino». «Poi, ovvio, qualcuno un po' più esuberante c'è, ma la situazione è sotto controllo sia da parte del Municipio che da parte della Polizia comunale di Mendrisio», conclude.






Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!