«Non mandate in pensione quello schermo»

Lanciata una petizione per tutelare "l'eredità culturale" del Locarno Film Festival.
Lanciata una petizione per tutelare "l'eredità culturale" del Locarno Film Festival.
LOCARNO - Ogni anno la Piazza Grande si trasforma in una sala cinematografica a cielo aperto per celebrare il cinema indipendente durante il Locarno Film Festival. Questa magia urbana si fonda sulla struttura reticolare dello schermo e della cabina di proiezione ideati dall'architetto Livio Vacchini e adattati nel tempo alle innovazioni tecnologiche.
Lo schermo rischia oggi di sparire: il festival ha deciso di «mandarlo in pensione» a favore di altri sistemi di proiezione.
In risposta, 20 personalità dei settori cinematografico, culturale e architettonico hanno lanciato una petizione affinché:
- «Il Locarno Film Festival continui a utilizzare e valorizzare lo schermo e la cabina progettati da Vacchini»
- «Le autorità comunali, cantonali e federali tutelino la proiezione cinematografica in Piazza Grande e le strutture architettoniche originali»
- «Venga garantita maggiore trasparenza e partecipazione pubblica nelle scelte che incidono sul ruolo culturale e sull’identità del festival»
Tra i firmatari figurano nomi di spicco come gli architetti Mario Botta e Michele Bardelli, i registi Silvio Soldini e Danilo Catti, il direttore del festival Marco Müller e studiosi di architettura e cinema come Laurent Stalder e Elena Gugliuzza.





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