Impulsivo e irrequieto, con un passato nella boxe

È l'identikit del 28enne del Locarnese finito nei guai dapprima in Spagna e ora in Italia a causa del traffico di stupefacenti. Adesso lo accusano anche di associazione mafiosa.
LOCARNESE - Classe 1996. Cresciuto nel Locarnese. Era un talento della boxe e praticava anche il calcio. Adesso è finito sui giornali di mezza Europa. Dapprima per essersi fatto arrestare a Tenerife, in Spagna, a fine marzo. Stavolta nell'ambito della maxi operazione Millennium contro la 'ndrangheta svoltasi in tutta Italia.
Simpatico e testa calda – Ancora una volta il 28enne avrebbe avuto un ruolo nel traffico di stupefacenti. Un ragazzo simpatico. Ma anche una testa calda. Così lo definisce chi in passato ha avuto a che fare con lui. «Una volta ha fatto rissa con alcuni zurighesi che erano venuti in Ticino a festeggiare un addio al celibato. Se la sono presa con un suo amico. E lui li ha stesi», rammenta un conoscente.
Cosa dicono di lui in Italia – Le autorità italiane intanto lo accusano anche di associazione mafiosa. E il suo nome in qualche modo viene affiancato alla cosca Barbaro-D’Agostino. Alcuni media italiani di lui dicono che fosse particolarmente attivo a Milano. Avrebbe avuto una parte in una rete di narcotraffico ben articolata, con la droga sudamericana che dalla Calabria veniva verosimilmente spedita in Lombardia.
Accuse dalla Spagna – In fondo è un po' la stessa cosa che si sospetta facesse a Tenerife. Secondo le ipotesi degli inquirenti la droga passava da lì per poi arrivare, grazie anche alla sua intercessione, in Ticino. Anche per questo il Ministero pubblico ticinese era sulle sue tracce. Le accuse delle autorità spagnole nei suoi confronti sono pesanti: il 28enne avrebbe fatto entrare in Spagna 50 chili di cocaina per poi farli transitare nella Svizzera italiana.
Incredulità – Il giovane in questione appartiene a una famiglia benestante e anche benvoluta nel Locarnese. In molti se lo ricordano irrequieto, tormentato e anche impulsivo. «Menava le mani – sostiene un altro conoscente –. Nel Locarnese era un personaggio noto per quello. Poi se gli andavi a genio sapeva anche essere gentile. Tutto sommato però non era una persona cattiva. Non credevo potesse finire in un pasticcio del genere».
E ora? – Già solo per quanto commesso a Tenerife il ragazzo rischia una condanna fino a 15 anni di prigione in Svizzera. Ora, con quanto sta emergendo dall'operazione Millennium, per lui si aggiunge una nuova gatta da pelare. Il giovane attualmente si trova in carcere in Spagna. La procedura di estradizione dal Paese iberico, avviata immediatamente a fine marzo su richiesta del Ministero pubblico ticinese, necessita di determinate tempistiche ed è ancora in corso.