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CANTONE«Mi hanno spiegato cosa volesse dire morire per Allah. Una cosa fantastica» 

29.08.22 - 12:19
L’accoltellatrice della Manor spiega la sua introduzione all’estremismo islamico, avvenuta tramite chat.
Foto archivio Deposit
«Mi hanno spiegato cosa volesse dire morire per Allah. Una cosa fantastica» 
L’accoltellatrice della Manor spiega la sua introduzione all’estremismo islamico, avvenuta tramite chat.
 I messaggi, per la maggior parte di contenuto pro Stato Islamico, venivano scambiati «tutte le notti, per ore». 

LUGANO - «Volevo scoprire lo Stato islamico e cercavo contatti attraverso Whatsapp e Facebook. Mi sono collegata con delle persone che mi hanno spiegato cosa volesse dire vivere per Allah, morire per Allah e la guerra santa: combattere quelli che non credono per portarli alla verità. È una cosa fantastica questa». 

Parla con un mezzo sorriso e la voce emozionata, spiegando alla corte del Tribunale penale federale di Bellinzona il suo percorso nell’estremismo islamico, la 29enne che a novembre 2020 ha accoltellato due donne alla Manor di Lugano. «Le sue convinzioni sono tuttora queste?», chiede alla giovane la giudice Fiorenza Bergomi. Decisa, e immediata, la sua risposta: «Sì»

Il matrimonio e la conversione all'Islam - La donna aveva solo 19 anni quando si è sposata, nel 2011, con l’oggi ex marito, un 20enne afghano che l’ha convertita all’Islam. «"Se mi vuoi devi convertirti”, mi ha detto quando ci siamo conosciuti. E poi mi ha introdotta al Corano». 

«Ho scoperto come si combattono i miscredenti» - Mentre il suo matrimonio naufragava, tra botte e divieti continui, la donna viveva una seconda vita online, arrivata al culmine nel 2017 con la decisione di raggiungere un uomo siriano conosciuto via Facebook con il quale scambiava contenuti relativi allo Stato Islamico. «Lui mi ha mandato un video facendo vedere come si devono combattere i miscredenti. Io mi sono innamorata, quindi gli ho detto “vengo, anche se devo combattere al tuo fianco io vengo”». 

«L'arresto» - La giovane è così partita per la Siria, prendendo un volo da Milano a Istanbul e arrivando fino al confine con la Siria. Arrestata dalle autorità turche, è poi stata ricoverata, contro la sua volontà, alla Clinica psichiatrica cantonale di Mendrisio.

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