Cerca e trova immobili
CONFINE/CANTONE

Immatricolata in Ticino, ma guidata da un italiano. Sequestro e multa

Due gli episodi recenti segnalati dalla Guardia di Finanza.
GdF
Immatricolata in Ticino, ma guidata da un italiano. Sequestro e multa
Due gli episodi recenti segnalati dalla Guardia di Finanza.
Entrambi i conducenti erano sprovvisti della necessaria «autorizzazione rilasciata dal competente Ufficio doganale»
PONTE TRESA - Entrambe erano auto immatricolate in Ticino, guidate da persone residenti in Italia, ma sprovviste della necessaria autorizzazione doganale. È così che, dai controlli di routine da parte dei finanzieri del valico di Ponte...

PONTE TRESA - Entrambe erano auto immatricolate in Ticino, guidate da persone residenti in Italia, ma sprovviste della necessaria autorizzazione doganale.

È così che, dai controlli di routine da parte dei finanzieri del valico di Ponte Tresa, sono emerse due irregolarità costate agli automobilisti sanzioni per un importo complessivo di 7 mila euro.

Uno dei due conducenti, tra l'altro, era seduto a bordo di una lussuosa Porsche Macan. L'altro, invece, su una più comune Renault Kangoo. Ad accomunarli, appunto, il fatto di sedere a bordo di un veicolo immatricolato «fuori dal territorio comunitario» senza «l'apposita autorizzazione rilasciata dal competente Ufficio doganale».

Acquistare veicoli di lusso in paesi extra-UE, è un diffuso stratagemma utilizzato per risparmiare sul bollo auto, sull’assicurazione e su altre imposte, ma anche utile per ostacolare le procedure per il recupero di sanzioni comminate in seguito ad eventuali violazioni del Codice della strada.

I mezzi, in violazione della Convenzione di Istanbul, sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, finalizzato alla confisca.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE