La critica di Suter: «Al ristorante seduti, in discoteca in 300»

Il presidente di Gastrosuisse Ticino fa notare alcuni «paradossi» nelle scelte operate da Berna
Il dito è puntato soprattutto sul discorso assembramenti e orari di chiusura: «Bisogna essere coerenti»
LUGANO - «Al ristorante devono restare seduti come fossero a scuola, poi in discoteca e al night fanno come vogliono». C'è una nota polemica nella parole del presidente di Gastrosuisse Ticino, Massimo Suter.
Interpellato da Radio Ticino, Suter non nasconde gli aspetti positivi degli ulteriori allentamenti che hanno toccato il mondo della ristorazione: «Il cambiamento sostanziale riguarda il numero di clienti che possono stare allo stesso tavolo. Si passerà anche a gruppi di 30 persone. Questo permette maggiore flessibilità nella quotidianità del ristorante. Non dimentichiamo la questione dei giornali. Fanno parte di quel rito del caffè al mattino la cui assenza pesava».
Non mancano, però, le critiche ad alcune incongruenze nelle scelte operate da Berna: «Resta da superare quel gap della chiusura a mezzanotte. Penso alle discoteche. Si fa un po' fatica a comprendere come si possa aprire per poi chiudere nel momento clou della propria attività».
Sulla gestione delle distanze Suter si dice interdetto: «Un paradosso. Nei ristoranti non è ancora nemmeno concesso il servizio al banco... Però sono aperti locali erotici e le discoteche ospitano fino a 300 persone. Queste differenze non hanno ragione di esistere».




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