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LUGANO

Su un triciclo elettrico per imparare l’arte del controsterzo

A Lugano è spuntato un circuito tutto speciale per provare i drift trike elettrici made in Ticino.
Su un triciclo elettrico per imparare l’arte del controsterzo
Su un triciclo elettrico per imparare l’arte del controsterzo
A Lugano è spuntato un circuito tutto speciale per provare i drift trike elettrici made in Ticino.
LUGANO - In attesa del sogno della Formula E per cui la città si è candidata, Lugano mette le ruote avanti. Da qualche giorno al Centro Esposizioni si può provare una prima europea: il drift trike elettrico. Cos’è? U...

LUGANO - In attesa del sogno della Formula E per cui la città si è candidata, Lugano mette le ruote avanti. Da qualche giorno al Centro Esposizioni si può provare una prima europea: il drift trike elettrico. Cos’è? Un triciclo per gli appassionati di derapate. L’avveniristico mezzo è costruito proprio a pochi passi, creazione di Claudio Dick della Quantya. Dopo essersi cimentata con moto e motoslitte elettriche, l’azienda ha creato questo triciclone e per il suo debutto ha scelto proprio il Longlake Festival. Fino a fine mese, infatti, è stata istallata una pista all’interno del Conza dove sfidarsi in divertenti gare o cercare di abbattere il record della pista, per ora fermo a 44 secondi netti.

Elettronica ticinese – L’elettronica è tutta ticinese, mentre il telaio è stato costruito in casa dalla Quantya. Il motore, proveniente da Taiwan, sviluppa 3kw (poco più di 4 cavalli). Sembrano pochi ma sulla pista all’interno del padiglione MAC7 sono più che sufficienti. Dopo l’appuntamento luganese, gli otto trike faranno il giro della Svizzera dedicati a eventi aziendali, giornate di team building e semplice divertimento per tutti.

La prova in pista – Trovandosi davanti pista e tricicli è difficile rinunciare a qualche giro di prova. Sulle prime c’è da prendere un po’ le misure, gli pneumatici posteriori da go-kart sono ricoperti da un cilindro in plastica dura che ne diminuisce l’aderenza, basta esagerare un attimo e si finisce in testacoda. Vista la velocità, comunque moderata, senza rischi. Dopo qualche giro di pista, acquisita la giusta sensibilità sull’acceleratore e con le gomme un po’ più calde, si può tentare la sfida al record della pista. Ma i 44 secondi rimangono lontani, il tempo è stato fissato da uno dei ragazzi della Quantya e sembra voler restare intatto a lungo.

Divertimento o cronometro? – Il drift è l’arte della controsterzo, del “traverso”. Uno spasso per qualunque appassionato di motori, ma quando si vuole battere il cronometro, troppe derapate sono controproducenti. Impugnando il manubrio, quindi, resta il dilemma tra competizione e spettacolo. Il consiglio è di non sacrificare nessuno dei due, visti anche i prezzi popolari: 5 franchi per i primi 5 minuti più un franco al minuto. Vi sono poi soluzioni per risparmiare se si arriva in gruppo. Riservate dunque qualche giro preciso per issarvi in cima alla classifica, ma non dimenticate di lasciare andare l’entusiasmo per qualche tornata tutta di traverso. E se si esagera? Niente di grave, il bello del motore elettrico è che non si inzucca nemmeno dopo un testacoda.

 

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