Sesso (per soldi) al piano di sopra: “Mi hanno minacciato”

Tensione alle stelle nel condominio in via Monteceneri. E il Municipio manda un controllo
Tensione alle stelle nel condominio in via Monteceneri. E il Municipio manda un controllo
CADENAZZO - Non è la fine, nemmeno l’inizio, forse (qualcuno ci spera) è l’inizio della fine. Nei giorni scorsi gli ispettori del Municipio di Cadenazzo hanno bussato alle porte del civico 86 di via Monteceneri, il condominio “hot” balzato agli onori della cronaca il 12 aprile scorso a seguito di un incendio scoppiato all’interno di un appartamento a luci rosse. Il fatto che ad appiccare le fiamme fosse stata una candela d’atmosfera dimenticata accesa da una prostituta, – un attrezzo del mestiere insomma – non ha fatto che gettare benzina sul fuoco. I condomini si dicono «esasperati» dalle «continue molestie arrecate dal via vai dei clienti e dalle prostitute» e di comune accordo hanno scritto una lettera di protesta al Cantone e al Municipio di Cadenazzo, invitando le autorità a «venire a dare un’occhiata». Bene. Anzi male.
Ora ad ogni modo una «occhiata» il Municipio l’ha data, e pure approfondita. Dalle verifiche effettuate in quattro dei dodici appartamenti presenti nell’edificio «sono stati raccolti elementi e sulla base di questi prenderemo i provvedimenti necessari» spiega il segretario comunale Gianpietro Lucca. Il fatto che le prostitute (quante non si sa) fossero in possesso di un regolare permesso di lavoro «non significa che avessero il permesso di esercitare qui: trattandosi di una zona residenziale, le regole parlano chiaro». La procedura di espulsione però, spiega Lucca, «potrebbe richiedere del tempo».
Intanto la tensione all’interno del condominio è «alle stelle» racconta il signor Niklaus Handschin, 65 anni,da due residente nel palazzo. «Dopo l'incendio gli appartamenti a luci rosse sono tornati subito a lavorare pieno regime. L'impressione di noi inquilini è di esser stati abbandonati» protesta il 65enne. «C'è un via vai continuo e la notte non si riesce a dormire. L'altra sera ho provato a protestare e per tutta risposta sono stato minacciato da due energumeni e preso a male parole: ho chiamato la polizia, nessuno è intervenuto e siamo ancora qui».






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