Dal Ticino a Roma per proteggere il Santo Padre
Dal Ticino a Roma per proteggere il Santo Padre Alberto Fasolin ci racconta la sua nuova vita nei panni di una guardia svizzera
Alberto Fasolin ci racconta la sua nuova vita nei panni di una guardia svizzera
LUGANO / ROMA - Alberto Fasolin è un giovane di 23 anni con una vocazione che lo ha portato fino a Roma. Il giovane però non ha preso i voti, ma ha imbracciato l'alabarda e oggi ha giurato di proteggere il Papa insieme ad altri 3 giovani ticinesi. Selvicoltore diplomato, il ragazzo originario di Morbio Inferiore ha svolto anche una brillante carriera militare diventando sottufficiale, prima di decidere che la sua strada è quella di difendere il Vaticano.
Alberto, perché hai voluto diventare guardia svizzera?
"E' una grande esperienza che ti mette al servizio della Chiesa e del Papa. E' inoltre un privilegio visto che solo gli svizzeri possono diventare guardie pontificie. Senza dimenticarci che alla fine è anche questione di fede".
Qual'è il percorso per diventare guardia?
"Inizialmente ho parlato con il parroco della mia parrocchia, lui mi ha indirizzato a un reclutatore che a sua volta ha informato il Vaticano. A quel punto ho avuto 2 colloqui e alcuni test attitudinali. Infine sono andato a Roma per frequentare una scuola reclute di 5 settimane in cui ho dovuto affrontare test mentali e fisici".
Quanti sono i ticinesi come te a Roma?
"Sono una decina. Tre hanno cominciato insieme a me mentre gli altri sono veterani".
Come si svolgono le giornate?
"Abbiamo turni di 8 ore in cui possiamo svolgere, a seconda delle necessità, servizio d'ordine quando ci sono molti turisti oppure d'onore, quando arriva ad esempio un Presidente o un Re in visita. Noi guardie salutiamo questi visitatori illustri con l'alabarda. I turisti invece solitamente chiedono di potersi fare una fotografia, quando la situazione me lo consente mi presto volentieri".
Quanto tempo libero hai e come lo trascorri?
"Lavoriamo 6 giorni e ne abbiamo 3 liberi. Roma è una grande città che offre tante possibilità di svago, dai go-kart alle arrampicate".
Vivi con regole molto rigide?
"Faccio parte di un corpo militare, quindi è normale che ci siano delle regole. Direi che siamo abbastanza liberi, ma serve della disciplina personale. Ti lasciano vivere normalmente la tua vita privata, non siamo segregati in caserma".
È un lavoro che ti permette di avere anche una vita affettiva?
"Volendo si, anche se ora sono single. L'unico limite è che fino al grado di caporale non ti puoi sposare".
Per quanto tempo potrai essere guardia?
"Fino ai 30 anni puoi entrare nel corpo e puoi prestare servizio per un massimo di 25 anni".
Hai conosciuto il Papa?
"Non di persona, per il momento l'ho solo visto passare. Ma ho visto molte personalità, dal Presidente Obama al Re della Giordania".
La tua famiglia e gli amici cosa dicono?
"Sono tutti orgogliosi e contenti, anche se torno poco in Ticino. Infatti la prossima volta che li rivedrò sarà l'anno prossimo. Per i primi 8 mesi devo restare a Roma, è la regola. Dopodiché potrò andare in vacanza".
