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L'esperto: "Ticinesi attenti ai falsi chiodini"

In crescita il numero dei controlli effettuati dai volontari dell'Associazione di controllo dei funghi. L'esperto promuove la preparazione dei ticinesi in fatto di funghi: "Non si è mai presentato nessuno con un fungo mortale"
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L'esperto: "Ticinesi attenti ai falsi chiodini"
In crescita il numero dei controlli effettuati dai volontari dell'Associazione di controllo dei funghi. L'esperto promuove la preparazione dei ticinesi in fatto di funghi: "Non si è mai presentato nessuno con un fungo mortale"
LUGANO - È tempo di funghi. E di fungiatt in azione. Le insidie, naturalmente, sono dietro l'angolo. Un esempio - tralasciando i tristi e recenti fatti di cronaca - è rappresentato dal rischio di cogliere il fungo sbagliato. Co...

LUGANO - È tempo di funghi. E di fungiatt in azione. Le insidie, naturalmente, sono dietro l'angolo. Un esempio - tralasciando i tristi e recenti fatti di cronaca - è rappresentato dal rischio di cogliere il fungo sbagliato. Come il "finto chiodino", che spesso finisce nel cestello del fungiatt poco attento e che rischia di provocare ben altro rispetto a un mal di pancia.

 

"L'Hypholoma fasciculare è una delle specie che più facilmente viene scambiata, per qualche somiglianza e per il modo di crescita, con il Chiodino buono (Armillaria mellea)", ci spiega Francesco Panzini, segretario della VAPKO. Un fungo, questo, che può venire confuso dai cercatori più inesperti con il ben noto pioppino. A causa del suo consumo, si possono verificare dagli avvelenamenti gravi a sindromi di tipo parafalloideo (intensi disturbi gastrointestinali, crampi muscolari e sudorazioni), talvolta anche con esito mortale.

 

D'altro canto, e fortunatamente, è crescente il numero dei controlli effettuati dai volontari della VAPKO, l'Associazione Svizzera degli organi ufficiali di controllo dei funghi. "Sono aumentati in modo considerevole poiché spesso e volentieri sorgono dei dubbi ai fungiatt", ci spiega Panzini. "Nei raccolti - spiega - a volte finiscono dei funghi non commestibili o tossici". Fortunatamente, conferma Panzini, quelli tossici sono molto pochi e quelli mortali praticamente impossibili da trovare. "Durante i miei controlli non ho mai riscontrato un fungo tossico mortale", rassicura.

 

Occorre comunque fare attenzione. Anche il fungiatt con un po' di esperienza rischia di fare confusione. "È facile fare confusione. O si conoscono o si fanno controllare. Evitiamo qualsiasi esperimento empirico per riconoscere i funghi anche perché i controlli sono gratuiti".

 

Questo, peraltro, è il periodo in cui bisogna fare più attenzione. Le piogge di questi giorni e le prossime temperature favoriranno una nuova fioritura dei funghi. E di fungiatt. "Importante è la prudenza - avverte l'esperto -, poiché farsi del male per un fungo non ne vale la pena".

 

Il consiglio per muoversi in sicurezza? "Avviarsi alla ricerca ben equipaggiati, con un bel paio di scarponi, cestino e bastone (per spostare eventuali ramo o altro, non per bastonare i carpofori sconosciuti), dire ai propri famigliare dove ci si reca e portare con se il cellulare. E magari uscire in compagnia, è un ottimo sistema per socializzare nella natura".

 

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