Il Ticino è la nuova terra del massaggio erotico

Dopo Domino, aumentano i saloni 'ambigui'. L'accusa: "È stata creata una nuova nicchia illegale"
BELLINZONA – Il Ticino è la nuova terra del massaggio erotico. Lo dicono le inserzioni che spuntano quotidianamente sulla stampa, lo dicono gli annunci pubblicati sui siti dedicati alla prostituzione. Lo dice la cronaca, con l’ultimo caso di ‘prostituzione mascherata’ segnalato nel cuore di Bellinzona. “È vero, i saloni di massaggi sono aumentati negli ultimi mesi – afferma il criminologo Michel Venturelli –. E il fenomeno va ricondotto principalmente all’operazione Domino, alla chiusura di diversi locali a luci rosse nel corso dell’ultimo anno”.
Alternativa ai postriboli - Il fenomeno è noto ovviamente anche alla polizia. Dal distaccamento Teseu confermano: “Nel 2012 c’è stato un lieve incremento di saloni di massaggi e l’operazione Domino può avere contribuito a questa crescita. Molti locali a luci rosse sono stati chiusi ed alcune delle persone che vi lavoravano hanno cercato un luogo idoneo per continuare l'attività”. Diversi saloni di massaggi sono avvolti dall’ambiguità. Difficile stabilire effettivamente cosa accade tra quelle mura. “I saloni di massaggi permettono di svolgere un'attività commerciale come la prostituzione – fanno notare alla polizia - , sono luoghi in alternativa ai postriboli che hanno ricevuto l'autorizzazione comunale. La differenza principale sta nel fatto che le persone non restano a dormire nei saloni di massaggio, ma svolgono solo la loro attività”.
Arma a doppio taglio - Insomma, sembra proprio che se da una parte l’operazione Domino abbia fatto pulizia, dall’altra abbia creato una nuova nicchia di illegalità. Venturelli è di questo avviso: “Le cose sono migliorate solo in apparenza. Delle ragazze che lavoravano nei bordelli ticinesi alcune sono emigrate in Svizzera interna. Altre sono andate a operare negli appartamenti. Altre ancora si sono riciclate nei centri di massaggio. Il problema è che in questi centri è molto difficile capire chi è in regola e chi no. Alcune ragazze senza permessi lavorano di nascosto. La sensazione è che le operatrici in questi centri siano molte più di quelle che sono dichiarate”. Alla Teseu dribblano abilmente il problema: “I saloni di massaggio li abbiamo sempre controllati. I gestori ci hanno sempre fatto accedere ai locali senza problemi”.
Voglia di benessere - La tendenza va analizzata anche da un altro punto di vista. Perché a un’offerta così ampia corrisponde una domanda altrettanto importante. “Le politiche della magistratura non hanno eliminato la richiesta – sottolinea il sessuologo Giovanni Micioni –. Nel caso dei saloni poi si cerca il piacere, ma con meno sensi di colpa rispetto a ciò che accade nei locali a luci rosse veri e propri. C’è una dimensione di corporeità, di benessere fisico, il contesto è ben diverso, l’orgasmo viene raggiunto in un ambiente meno povero di emozioni”. Micioni evidenzia come stiano nascendo anche saloni destinati alle donne. “Perché non è vero che le donne non cercano determinate esperienze. In un ambiente legato al benessere, si cerca di abbinare il piacere corporeo alla conoscenza del proprio livello di eccitamento”.




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