Agente arrestato, la replica del Municipio: «Verifiche fatte secondo la procedura»

Gli investigatori avrebbero individuato altre potenziali vittime dell'uomo
LOCARNO - In seguito alla pubblicazione dell’articolo contenente le riflessioni di Roberto Pasinetti sull'agente della Polcomunale arrestato per abusi su minori, arriva la replica del Municipio del comune del Locarnese.
«In merito all’articolo apparso online l’8 agosto relativo alla vicenda che ha visto coinvolto un agente della Polizia comunale - si legge nel testo - il Municipio tiene a precisare che quanto riportato nel testo non è frutto di informazioni verificate, ma di considerazioni personali affidate ai social, basate su notizie trovate in rete, di un ex funzionario-dirigente con cui il Comune stesso, in passato, aveva dovuto interrompere la collaborazione».
E ancora: «Il Municipio, inoltre, puntualizza che tutti gli elementi emersi in queste settimane, oltre a essere al vaglio degli inquirenti, sono oggetto di un’attenta verifica interna». In questa triste vicenda, «che ha profondamente scosso sia il Municipio sia i collaboratori, spiace comunque rilevare come una testata giornalistica abbia pubblicato una serie di notizie e affermazioni senza approfondire e chiedere una replica al Comune».
La vicenda, peraltro, potrebbe riservare presto altre sorprese: secondo quanto riferito dal Corriere del Ticino, le attività investigative di queste settimane avrebbero portato all'individuazione di altre potenziali vittime del 40enne. Tali presunti episodi sarebbero molto lontani nel tempo, quando l'uomo era molto giovane e non aveva ancora indossato la divisa.
L'episodio che ha portato al fermo dell'uomo e alla sua carcerazione preventiva per alcune settimane è invece venuto alla luce a causa di un presunto maltrattamento ai danni del figlio piccolo, che sarebbe stato notato dal personale sanitario che aveva preso in carico il bambino. Da lì si è risaliti all'origine dei traumi e, dopo l'analisi dei file trovato nel telefono del 40enne, al suo arresto.




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