Polizia ticinese, il nuovo progetto in consultazione

Riforma o "Polizia unica"? I Comuni dovranno esprimersi entro il 15 settembre
BELLINZONA - È partita la consultazione sul progetto «Polizia ticinese», che riforma la collaborazione tra Polizia cantonale e Polizie comunali. La notizia è stata anticipata dal Corriere del Ticino. Stando al quotidiano, ieri il Dipartimento delle istituzioni ha inviato il documento a Comuni, partiti, sindacati e altri enti coinvolti. La riforma, attesa da anni, intende offrire un’alternativa alla “Polizia unica”, proposta già bocciata nel 2014 per l’opposizione dei Comuni.
Il progetto si basa su due pilastri: la ripartizione dei compiti (91 in totale) tra Cantone e Comuni e un nuovo assetto organizzativo. Sono previste tre categorie di competenze: comunali, condivise e cantonali. Alcune funzioni potranno essere delegate dal Cantone ai Comuni, con limiti formativi e normativi.
Sul piano organizzativo, si aboliscono le attuali distinzioni tra corpi e si introduce la figura dell’assistente di Polizia. I corpi comunali dovranno avere almeno 13 agenti e un comandante, garantendo una copertura oraria minima. I Comuni senza un proprio corpo dovranno convenzionarsi con un altro. Previsti nuovi organi di coordinamento, sia operativi che politici, a livello regionale e cantonale.
La consultazione resterà aperta fino al 15 settembre. Poi il Governo presenterà il messaggio definitivo al Gran Consiglio, che deciderà se adottare il nuovo modello o riprendere l’idea della Polizia unica.




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