Abusi sessuali: «In otto mesi, abbiamo aiutato cinque vittime»
Il primo bilancio del Gruppo di Ascolto per Vittime di Abusi in Ambito Religioso (GAVA). L'appello dell'associazione.
LUGANO - A otto mesi dalla fondazione in Ticino del primo Gruppo di Ascolto per Vittime di Abusi in Ambito Religioso (GAVA) è già tempo di bilanci. Finora sono state ascoltate cinque vittime che hanno vissuto esperienze di abuso in contesti religiosi. «Tutti casi significativi e prescritti», spiega una nota stampa.
Dopo aver ascoltato le loro storie, le vittime hanno voluto parlare con altre vittime: «Nell’associazione abbiamo due persone che offrono un importante ascolto tra pari, parlare con chi ci è già passato è molto apprezzato e fa la differenza».
E ancora: «C’è chi ha poi voluto essere accompagnato da mons. Alain de Raemy, amministratore apostolico della Diocesi di Lugano. Momenti delicati che fanno emergere vissuti dolorosi ma servono alle vittime per elaborare il tradimento, una sofferenza soffocata e trascinata per decenni».
GAVA, lo ricordiamo, si propone come nuovo tassello, neutrale e indipendente, dove professionisti e vittime si mettono a disposizione per offrire un prezioso supporto ad altre vittime. Attualmente, tre professionisti con lunga esperienza nell’ascolto di vittime rispondono alle telefonate. Altre tre persone stanno ultimando la formazione.
È un primo passo, anche se la strada è ancora lunga. Per questo, GAVA continua a lanciare appelli rivolti a tutte le persone coinvolte in abusi sessuali in contesti religiosi: «GAVA è pronta ad ascoltare».
Contatti di GAVA:
- Telefono per informazioni e per le vittime: 091 210 22 02
- E-mail: info@ascoltogava.ch
- Web: https://ascoltogava.ch
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