«Digitalizzazione dell’Amministrazione pubblica: una strategia già vecchia in partenza?»


Interrogazione di Bühler (UDC) e dei suoi colleghi di partito.
Interrogazione di Bühler (UDC) e dei suoi colleghi di partito.
BELLINZONA - «Nel marzo 2025, il Consiglio di Stato ha trasmesso al Gran Consiglio il Messaggio concernente l’attuazione della prima fase della Strategia per la trasformazione digitale del Cantone Ticino». Comincia così l'interrogazione di Alain Bühler, granconsigliere UDC, e dei colleghi di partito Raide Bassi, Andrea Giudici, Sergio Morisoli e Aline Prada. Il tema è quello della digitalizzazione dell'amministrazione pubblica.
tra credito d’investimento e a gestione corrente) e si propone di avviare un nuovo ciclo evolutivo per l’amministrazione cantonale.","Il messaggio di 94 pagine «impegna risorse per oltre 16 milioni di franchi (tra credito d’investimento e credito a gestione corrente) e si propone di avviare un nuovo ciclo evolutivo per l’amministrazione cantonale."]">Il messaggio, 94 pagine, «impegna risorse per oltre 16 milioni di franchi (tra credito d’investimento e a gestione corrente), e si propone di avviare un nuovo ciclo evolutivo per l’amministrazione cantonale. Tuttavia, una lettura attenta del messaggio solleva perplessità profonde sulla visione strategica proposta, e in particolare sulla reale capacità del piano di trasformazione digitale di proiettare il nostro Cantone verso gli standard già attivi in altri contesti svizzeri». Nel messaggio, «l’intelligenza artificiale (IA) – oggi tema centrale per la modernizzazione della pubblica amministrazione in Svizzera e in Europa – viene citata una sola volta, in forma generica, e non trova alcuna declinazione operativa, né progetti pilota né ambiti prioritari di applicazione».
I deputati democentristi sottolineano come, nel 2024, «la Confederazione abbia approvato una strategia federale sull’uso dell’IA nell’amministrazione pubblica, che prevede progetti concreti già attivi in settori come la meteorologia, la traduzione automatica, il controllo degli appalti, la gestione documentale e i chatbot». Inoltre, «cantoni come Zurigo stanno già sperimentando applicazioni concrete dell’IA nella redazione automatica di verbali, nell’elaborazione di bozze normative, nella pianificazione urbanistica predittiva e nella sintesi automatica di riunioni». Realtà accademiche «come USI e SUPSI, tramite l’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (IDSIA) – centro di riferimento internazionale per il machine learning, l’ottimizzazione e l’IA applicata – spingono sull’acceleratore del progresso tecnologico, anche attraverso il lancio, da parte dell’USI, del Master of Science in Artificial Intelligence nel 2023, con un forte orientamento pratico e interdisciplinare».
Il Ticino, invece, «dedica la parte più rilevante del proprio piano digitale alla gestione elettronica delle pratiche (GEVER), all’archiviazione dei documenti e alla creazione di uno sportello unico. In sostanza, si limita a digitalizzare l’esistente senza ridefinire processi, senza introdurre meccanismi predittivi o intelligenti, e senza sfruttare la potenza dell’automazione avanzata».
Si chiede pertanto al Consiglio di Stato:
- Per quale motivo il Consiglio di Stato ha scelto di non sviluppare progetti pilota basati sull’intelligenza artificiale, nonostante l’adozione federale di una strategia in materia e le esperienze concrete di altri Cantoni?
- Quali valutazioni ha condotto il Cantone sul potenziale dell’IA per automatizzare e velocizzare attività amministrative, come l’elaborazione di sussidi, le dichiarazioni fiscali, le pratiche edilizie, i verbali o i bandi di concorso?
- Intende il Consiglio di Stato, in occasione della seconda fase della Strategia digitale, integrare in modo esplicito progetti con IA generativa, machine learning, RPA o chatbot?
- È previsto un censimento dei processi ripetitivi e automatizzabili nell’Amministrazione cantonale, al fine di valutare dove l’IA potrebbe sostituire o affiancare il lavoro umano?
- In che misura il nuovo Servizio dell’Amministrazione digitale (SAD) avrà competenze specifiche sull’adozione di IA, e dispone oggi delle risorse tecniche e umane per farlo?
- Il Consiglio di Stato condivide l’idea che l’IA possa rappresentare una leva di modernizzazione dell’Amministrazione pubblica e di contenimento dei costi futuri? Se sì, perché non la integra da subito?
- Come si intende evitare che il Ticino resti ancora indietro di anni rispetto al resto della Svizzera, come già accaduto nel passato recente in materia di digitalizzazione?
- Il Governo ritiene che la gestione documentale e la digitalizzazione di primo livello siano sufficienti per definire una “trasformazione digitale” oppure è disposto a rivedere la propria strategia in senso più ambizioso?