Dipendenti SNL sul piede di guerra: «Condizioni precarie e clima insostenibile»

Una lettera denuncia presunte criticità in seno alla Società Navigazione del lago di Lugano. Tra queste un conflitto d'interesse sulle casse pensioni, malagestione delle infrastrutture e uno sversamento (apparentemente occultato) di gasolio nelle acque.
LUGANO - Sembrerebbe tirare una brutta aria tra i dipendenti della Società Navigazione del lago di Lugano SA (SNL). Almeno stando a una lettera anonima in cui un gruppo di collaboratori «preoccupati» - così come si sono definiti - denuncia gravi criticità aziendali.
Sono in tutto nove i punti che vengono portati all'attenzione. Tra questi, un presunto conflitto d’interesse nella gestione della cassa pensione, un’ostilità verso la rappresentanza sindacale, delle irregolarità riscontrate in fase di audit, pressioni interne e un clima intimidatorio. Ciliegina sulla torta, una «gestione opaca di infrastrutture e procedure interne».
Questo, almeno, stando alla lettera. Ben nota anche ai sindacati Ocst, Unia e Sev, come conferma a tio.ch/20Minuti Angelo Stroppini, segretario regionale del SEV Ticino e Moesa. «È l’espressione della voce dei lavoratori che hanno segnalato le diverse anomalie, esasperati dalla situazione generale».
Preoccupano, in particolare, «le condizioni lavorative, anche se non resto indifferente verso la questione legata alla chiusura del pontile di Magadino, per incuria, da parte dell’Ufficio federale di trasporti. Insomma, a inizio stagione SNL non era pronta. Sarebbe come se durante le vacanze di Natale il servizio federale preposto chiudesse una funivia in un impianto sciistico. Una questione che ha fatto arrabbiare non poco chi opera nel turismo, ma pure i marinai».
Un clima di paura - I lavoratori parlano poi di un clima di paura. «Ce l’hanno ribadito più volte - prosegue Stroppini -. L’interessamento da parte dei collaboratori SNL ai sindacati è una richiesta di aiuto che non è ben vista dall’azienda. La società, con il suo atteggiamento, complica le cose: la mancanza di collaborazione rende impossibile costruire un rapporto migliore tra le parti».
Tra le tante problematiche sollevate, i sindacati stanno lavorando soprattutto «sulla questione della cassa pensioni. Stiamo approfondendo, malgrado le informazioni da parte della SNL vengano rilasciate con il contagocce. Sotto la lente, il fatto che il rapporto d’esercizio SNL del 2022 evidenzia per la cassa pensioni una perdita del 16.5%. Un risultato negativo davvero importante conseguito peraltro proprio nell'anno in cui la Cassa Pensioni è cambiata e la gestione dei fondi pensionistici (dei dipendenti) è passata a una fiduciaria riconducibile al presidente di SNL, ponendo tutta una serie di questioni legate al conflitto d’interesse. A ragione, i dipendenti ci hanno chiesto di fare chiarezza».
Condizioni contrattuali - Ci sono poi le condizioni contrattuali dei dipendenti e i tempi lavorativi. «Stiamo facendo tutte le verifiche in accordo con i lavoratori. Dopo aver ricevuto il mandato in assemblea, il prossimo 21 maggio incontreremo la Direzione. In seguito ci ritroveremo nuovamente e se sarà il caso ci rivolgeremo all’Ufficio federale dei trasporti».
A non convincere è in particolare «il documento di lavoro che, secondo la SNL, è stato approvato all’unanimità dai dipendenti e stipulato con l’Associazione personale trasporto lacuale (APLT). Documento che i dipendenti percepiscono come filopadronale. Da parte nostra siamo molto perplessi.
I sindacati (SEV, Unia e OCST) hanno delle modalità di approvazione dei contratti differenti. Il CCL che abbiamo negoziato nel 2018, in seguito rinnovato e in scadenza a fine 2026, riguarda ormai unicamente solo cinque dipendenti che lavorano per la SNL attiva sul lago Maggiore. Un numero non sufficiente per coprire le prestazioni. Per adempiere a questo scopo, SNL usufruisce dei dipendenti di Lugano pur di non assoggettarli al CCL firmato da SEV, Unia e OCST, ponendo tutta una serie di questioni legate alle norme sul tempo di lavoro. E questo non va bene, perché così facendo aggirano il CCL del Lago Maggiore».
Sostanzialmente, i dipendenti vengono assoggettati al contratto sottoscritto con la APLT. Che «la SNL sostiene essere un contratto collettivo». «A riguardo, preferisco non esprimermi - prosegue Stroppini -. Posso solo dire che le modalità di approvazione sono quantomeno dubbie. E questo è ribadito chiaramente nella lettera anonima».
Per quanto riguarda l’intimidazione verso i lavoratori sindacalizzati: «Ne siamo consapevoli e chiaramente da parte nostra cerchiamo di non mettere i dipendenti in una posizione in cui devono esporsi. A questo ci pensiamo noi». Ultimamente, fa notare il sindacalista, si è assistito a un aumento significativo dei dipendenti SNL che si associano ai sindacati "classici": «Sono in tutto una trentina».
Contatti difficoltosi con la società - «Il 21 di maggio avremo un incontro con la direzione, anticipato da un'assemblea sulla quale abbiamo ricevuto mandato dai lavoratori per tutta una serie di questioni che vogliamo discutere con la direzione. In seguito terremo un'assemblea del personale».
C’è un ultimo punto, all’interno della lettera, che non passa inosservato. Si denuncia un probabile sversamento di gasolio nel lago di Lugano durante il rifornimento della motonave Morcote. Sarebbe avvenuto il 10 aprile scorso e la direzione avrebbe preferito occultarlo piuttosto che segnalarlo alle autorità.
Contattata per chiarimenti, la Sezione della protezione dell’aria, dell’acqua e del suolo in seno al Dipartimento del territorio si è appellata al segreto d’ufficio richiamato dalla Legge federale sulla protezione delle acque.
La SNL, intanto, si trincera dietro al silenzio. Vani i numerosi tentativi di ottenere una replica alle accuse mosse dai lavoratori. All'ennesimo tentativo, siamo stati trasferiti a un'agenzia di comunicazione che chiariva la non intenzione della SNL a interfacciarsi con noi.




