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Eoc e Moncucco valutano una collaborazione nel Locarnese

Avviato un progetto di studio di fattibilità per lavorare assieme all’intera offerta ospedaliera stazionaria della regione
TiPress
Fonte EOC
Eoc e Moncucco valutano una collaborazione nel Locarnese
Avviato un progetto di studio di fattibilità per lavorare assieme all’intera offerta ospedaliera stazionaria della regione
LOCARNO - Il progetto di collaborazione sulla maternità e la chirurgia ginecologica avviato nel 2023 tra l’Ospedale La Carità e la Clinica Santa Chiara ha dimostrato che le sinergie tra pubblico e privato possono portare benefici concreti ai pazi...

LOCARNO - Il progetto di collaborazione sulla maternità e la chirurgia ginecologica avviato nel 2023 tra l’Ospedale La Carità e la Clinica Santa Chiara ha dimostrato che le sinergie tra pubblico e privato possono portare benefici concreti ai pazienti e al territorio in termini di qualità e sicurezza delle cure, contribuendo al contempo a contenere i costi in ambito sanitario.

In considerazione di questa esperienza positiva e della collaborazione che le due strutture hanno impostato durante la pandemia da Covid-19, l’Ente Ospedaliero Cantonale e il Gruppo Ospedaliero Moncucco hanno avviato un progetto di studio di fattibilità, in accordo con il Dipartimento della sanità e della socialità, per valutare le potenzialità di una cooperazione ancora più ampia, estendendola all’intera offerta ospedaliera stazionaria del Locarnese e Valli.

Il nuovo progetto di studio punta a sviluppare sinergie tra le due strutture sanitarie, con l’obiettivo di garantire cure stazionarie di prossimità di alta qualità, ottimizzando e valorizzando le competenze dei collaboratori che vi lavorano e delle stesse infrastrutture presenti nel territorio. Tale approfondimento trae origine nella convinzione delle parti che a medio termine, il coordinamento e l’integrazione dell’intera offerta ospedaliera stazionaria del Locarnese permetterà di razionalizzare ulteriormente l’organizzazione delle cure e l’impiego delle risorse, migliorando l’efficienza complessiva del sistema sanitario regionale. Questo a sicuro vantaggio e salvaguardia sia dell’offerta sanitaria stazionaria che dei posti di lavoro molto qualificati nella regione.

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