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GUERRA COMMERCIALE

«Sarà un periodo difficile per il Ticino»

I dazi di Trump peseranno sull'economia del nostro cantone. L'esperta Amalia Mirante: «Giusto non rispondere alla guerra commerciale».
TiPress
«Sarà un periodo difficile per il Ticino»
I dazi di Trump peseranno sull'economia del nostro cantone. L'esperta Amalia Mirante: «Giusto non rispondere alla guerra commerciale».

LUGANO - Anche gli imprenditori svizzeri pagheranno dazio a Donald Trump. E su questo aspetto ormai non ci sono più dubbi. Il nocciolo della questione ora è: quale impatto avranno queste misure sull’economia e sul consumatore ticinese?

Nubi sul cielo ticinese - «Il nostro cantone vive già un momento non troppo positivo», ci ha spiegato l’economista Amalia Mirante. «Abbiamo assistito a segnali importanti quali chiusure oppure aziende che hanno scelto la delocalizzazione della produzione in Italia. I dazi di Trump sono un ulteriore colpo per il nostro cantone. Insomma, sarà un periodo difficile, anche perché riorientare i mercati non è semplice».

Per un'analisi più precisa delle conseguenze, secondo Mirante, bisognerà aspettare qualche settimana. «C'è ancora molta confusione». Possiamo però tirare, in parte, un sospiro di sollievo. «Più o meno metà delle esportazioni svizzere negli Stati Uniti non sono toccate dalla misura di Trump». Verrà risparmiata l'industria farmaceutica, ma la scure del presidente si abbatterà sul settore della meccanica di precisione («che vanta un peso importante in Ticino»), sull'elettronica e sull'orologeria. 

Aziende e consumatori - Detto questo, l'impatto dei dazi toccherà gli imprenditori più dei consumatori. «I dazi potrebbero mettere in difficoltà le aziende con conseguente soppressione di posti di lavoro. Per quanto riguarda invece l'effetto dell'inflazione sui prezzi nell'immediato non vedo grossi rischi». 

Non a caso il Consiglio federale ha optato per la prudenza: la Svizzera non risponderà alla guerra dei dazi. «Trovo che sia una decisione saggia. Purtroppo non abbiamo il peso contrattuale necessario per far del male agli Stati Uniti». Rispondere ai dazi innescherebbe, secondo Mirante, solo l'ira del presidente.

La risposta svizzera - Inoltre l'economia svizzera «ha sempre avuto un'ottima capacità di resilienza e di flessibilità. Si rimbocca le maniche in fretta, non ha delle regolamentazioni troppo rigide che le impediscono anche di muoversi in maniera rapida e per rispondere a questo tipo di crisi».

Ma rovesciamo la prospettiva, con il tycoon bisognerà negoziare, quali margini di manovra ha Berna? «Non so quanta ragionevolezza ci sia dall'altra parte e quante possibilità di discutere sulla validità dei calcoli usati da Trump», conclude Mirante.


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