Filmare e pubblicare video dal contenuto violento è un fenomeno diffuso anche tra i giovani ticinesi. Ne abbiamo parlato con un esperto.
LUGANO - Domenica scorsa è scoppiata una lite tra adolescenti a Pregassona. Soltanto un ragazzo è intervenuto per calmare gli animi. Gli altri si sono limitati a filmare e a caricare il video sui social media. Interpellata da Tio/20Minuti, la Polizia cantonale ha spiegato di aver «preso a carico la situazione avviando i necessari provvedimenti e prendendo contatto con le parti coinvolte». Attualmente sono in corso «le verifiche per ricostruire la dinamica dei fatti». Ma perché succede? Ne abbiamo parlato con Ilario Lodi, Direttore della sezione ticinese di Pro Juventute.
Come si spiega il fenomeno?
Ci sono due aspetti da considerare. Il primo riguarda la corsa all'individualità e la perdita del senso di collettività. I giovani non si sentono responsabili di quello che succede attorno a loro perché si formano in compartimenti stagni (su internet, ndr.). Non maturano la sensibilità necessaria a considerare problematico il loro comportamento, ma non è colpa loro.
Non è colpa loro?
Assolutamente no. Rimangono impalati a guardare perché credono che intervenire richieda delle competenze specifiche. Non intervengono perché credono che non sia di loro competenza, anche se non è così.
Il secondo aspetto?
Il secondo aspetto riguarda la spettacolarità o la spettacolarizzazione. L'osservatore interpreta un ruolo di protagonista assistendo all'evento. Abbiamo creato un mondo in cui i protagonisti sono persone migliori degli altri. Se chiediamo ai ragazzi di essere costantemente protagonisti non possiamo sorprenderci se filmano e pubblicano questo genere di contenuti.
In quanto scritto c’è del giusto. Chi dovrebbe trasmettere valori non è in grado di farlo. Adulti coi videogiochi vestiti come adolescenti e tatuati come loro. Abbiamo tranciato le nostre radici e non ci resta più niente da trasmettere. Ma pensate che togliere ogni responsabilità ai ragazzi serva a qualcosa? Così ognuno di loro potrà dire “ma cosa c’entro io? Non mi hanno trasmesso i valori giusti!!” Non sono solo vittime!!! Si assumano la responsabilità di quello che fanno. Esigere che lo facciano è segno di rispetto verso di loro. Quando sento gli esperti giustificare sempre i ragazzi mi fa pensare che non hanno la giusta distanza. È rammollita la società ma mi pare che lo siano anche gli “esperti “.
Tio aggiornatevi con le foto di copertina. Saranno 20 anni che non esiste più quel telefono
La mela non cade mai lontano dall'albero, poi ci sono sempre le eccezioni la compagnia! Questi fatti in continua crescita denota una popolazione ammalata gravemente non da Covid, di valori, la dignità è il rispetto! Le risse ci sono sempre state e ci saranno sempre ma... trarne un divertimento è diabolico!
C'è una totale perdita di cultura e rispetto nella società odierna. Dico società perché non mi piace criminalizzare i giovani in quanto categoria poiché essi sono sicuramente i figli di qualcuno che gli ha passato, o non gli ha passato, certi valori. Quando in casa vedi tuo padre che tratta male tua madre, senti insultare senza cognizione: docenti, polizia, medici, politici. Quando ad ogni occasione che si presenta i tuoi genitori fanno i furbi per "non pagare", rubacchiare qualcosa, saltare la fila, parcheggiare nei posti disabili ecc. ecc. difficilmente penserai che quegli atteggiamenti sono sbagliati. Quando autorità o docenti sollevano un problema i genitori intervengono per soccorrere il loro povero rampollo facendolo crescere senza una responsabilità. Questo, unitamente alla società liquida del qui e ora domani non conta, insinuano nel cervello di questi ragazzi che tutto sia videogame e che non ci siano conseguenze reali, per i colpevoli e per le vittime! Non riescono a percepire l'enormità delle cose che fanno, sia come autori sia come spettatori che filmano senza denunciare o intervenire. Questo è triste e anche inquietante...
Analisi perfetta direi!
cronaca di un evento annunciato...è solo questione di tempo e sarà peggio ! Una volta si doveva lasciare un mondo migliore ai nostri figli...ora tocca a noi dare dei figli migliori al nostro mondo !!!
tutto quello che è stato scritto è valido ma vi è un aspetto da non sottovalutare: filmare in un certo senso ti "autorizza" a non intervenire, a non prendere posizione, filmando t'illudi di non essere presente nella grave realtà del momento e quindi t' allontani "filmando"... Non vedo, non sento, non parlo, dietro a questo atteggiamento vi è anche la paura?
Grazie signor Lodi per il suo instancabile lavoro! Ha centrato in pieno il problema... Non dobbiamo stupirci davanti a fenomeni del genere, con la società che ci ritroviamo. Siamo bombardati da immagini e chi non riesce a condividerne e produrne lui stesso a sufficienza (osando sempre di più a caccia di likes) viene marginalizzato e nemmeno più con volontà e cattiveria da parte degli altri. Si esclude da solo perché non si sente all'altezza della comunità, perché sente di non tenere il passo, e da qui partono le depressioni. Finché gli slogan che più si sentono sono: "sii protagonista del tuo futuro", "la scuola prepara al mondo del lavoro", "collabora anche tu a forgiare una nostra economia vincente", "lavora pure da casa la percentuale che vuoi, l'importante è che RENDI", ... Abbiamo perso i valori veri; rispetto, umiltà, fatica, solidarietà, compassione, empatia, misericordia. Ecco aggiungerei che anche per la mancata trasmissione di questi ultimi alle nuove generazioni è "colpa nostra".
Il problema è la nostra ridicola giustizia! Pene sospese e ridicole,farcite da mille Attenuanti. Punire come si deve.
Non credo che il tema sia solo questo. Provi a dare un occhiata in US o altri paesi in cui ci sono pene (anche di morte) e polizie ‘spettacolari’ e vedrà che la situazione non migliora
@Hatevoz III. Il problema è chiaramente di altra natura. Riguarda la mancanza di obiettivi, di cultura e il narcisismo patologico. E' ovvio che lei ignora che i paesi con i sistemi detentivi e punitivi più severi sono quelli con il maggior tasso di crimini e criminali. Senza scomodare gli States (anche se il paragone è lampante) basta guardare tutto l'est Europa; e per finire in Europa occidentale paesi come Italia, Francia e Grecia che hanno un sistema ben più severo di Svizzera, Germania o Svezia hanno problemi di criminalità maggiori.
Il problema è l’educazione data dai genitori. Siamo noi che gli abbiamo creato questo mondo e questa maniera di “vivere”. Non ci si prende più il tempo per educare i figli, lo si fa fare al telefonino. Poi ci lamentiamo. Siamo noi gli artefici
In America la cultura della violenza è cultura. Andare in prigione,é anche un obiettivo! Paragone che non sta in piedi. Qui diamo la condizionale si pedofili! Qui delinquere conviene.