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GORDOLARisanamento delle scuole al Burio, «pensiamo prima a bambini e docenti»

05.11.22 - 20:22
Raccolte 180 firme, c'è preoccupazione per i lavori in concomitanza dell'anno scolastico
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Risanamento delle scuole al Burio, «pensiamo prima a bambini e docenti»
Raccolte 180 firme, c'è preoccupazione per i lavori in concomitanza dell'anno scolastico

GORDOLA - Nei giorni scorsi una petizione con 180 firme è stata consegnata presso la Cancelleria Comunale di Gordola. La petizione è stata siglata da «mamme, papà, zii e nonni di bambini che hanno frequentato, che frequentano o che frequenteranno il centro scolastico al Burio» e vogliono portare all’attenzione del Municipio e del Consiglio comunale «la loro preoccupazione e una certa “delusione”» per quanto previsto nel messaggio municipale relativo alla richiesta di credito di ristrutturazione.

Spiega la prima firmataria, Beatrice De Bernardis, che i lavori non verranno svolti in prevalenza durante la chiusura estiva dell'istituto, ma anche in concomitanza con le attività scolastiche. «Questo significa, secondo il programma lavori presentato, che ci saranno quasi 3 anni ininterrotti di cantiere, dove bambini e insegnanti saranno costantemente confrontati con il rumore, con tutte le conseguenze del caso: scarsa attenzione, interruzioni, clima poco sereno, problemi comportamentali».

Interventi di questo genere, sottolinea de Bernardis, sono stati sconsigliati dal Decs, in quanto «pregiudicano pesantemente la qualità dell’insegnamento». A complicare le cose è la struttura stessa del Burio: essendo completamente in cemento armato, «amplifica in modo esponenziale qualsiasi rumore, trasmettendolo da una parte all’altra dell’edificio. Facile capire che la convivenza senza misure accompagnatorie sarà pressoché impossibile». La prima firmataria aggiunge: «Riteniamo che in un paese come il nostro, dove i mezzi finanziari non mancano, soprattutto quando si parla di bambini, al primo posto bisognerebbe porre sempre quello del loro benessere, favorendone condizioni ottimali sia didattiche che logistiche».

Le 180 firme raccolte vogliono fungere da sprone per le autorità comunali, affinché mettano in campo «tutte le misure possibili per permettere a bambini e docenti di apprendere e insegnare in un clima sereno e tranquillo».

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COMMENTI
 

Sarà 1 anno fa su tio
Probabilmente perché a chi non ha figli nella scuola se ne frega!

Luky 1 anno fa su tio
certo che 180 tra mamme papà zii e nonni ,non è un grande numero ....
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