Una novità sulle autostrade sangallesi è anche una prima Svizzera. E le multe? È una questione un po' più complessa
SAN GALLO - Costa 200'000 franchi e per mantenerlo in esercizio il costo è di circa 30'000 franchi all'anno. Eppure, la Polizia Cantonale di San Gallo punta parecchio sul suo nuovo sistema di radar che, oltre alla velocità, monitora anche le distanze fra i veicoli. L'obiettivo dichiarato è quello di evitare tamponamenti che, sulle autostrade sangallesi, avvengono «troppo frequentemente».
Ma come funziona?
«È composto da un sistema di telecamere e da un veicolo speciale che funge da centrale di controllo», ha spiegato ai colleghi di 20 Minuten il portavoce della polizia Florian Schneider, «in pratica le prime riprendono la strada da un punto elevato, e il computer utilizza calcoli geometrici vettoriali per determinare le distanze e le velocità delle auto». In questo modo sarà possibile capire, e registrare, tutti quei conducenti che stanno “troppo attaccati” a chi li precede.
Il sistema acquistato dalla Cantonale di San Gallo è in grado di coprire con i suoi occhi vigili un tratto stradale di circa 400 metri e risponde a una necessità reale: «Al momento i tamponamenti sono il secondo tipo d'incidente più frequente sulle nostre autostrade», conferma la Polizia in una nota diffusa giovedì, «si parla di almeno 100 collisioni ad alta velocità all'anno per 1,5 milioni di franchi di danni. A parte questo, fortunatamente, i conducenti riportano perlopiù feriti lievi».
Una multa che non lo è
Sempre la Polizia cantonale conferma come per questo nuovo radar «non genererà entrate ulteriori nelle casse cantonali». Questo perché il non rispetto della distanza di sicurezza non è disciplinato dal medesimo regolamento che tratta - per esempio - eccessi di velocità e/o sosta vietata.
In caso d'effrazione, in questi casi, di solito scatta una segnalazione al pubblico ministero. A quest'ultimo spetterà poi una decisione in tal senso. Importante: alla pratica sono praticamente sempre associate le spese d'ufficio e d'amministrazione.
Quindi chi "sgarra" può aspettarsi una fattura (che non è formalmente una multa) da diverse centinaia di franchi. L'incarto poi passerà alla sezione della circolazione competente che potrà valutare un eventuale sospensione della licenza di condurre.