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CANTONEIn Ticino ci sono 169 luoghi per scambiarsi un buon libro

18.03.22 - 10:43
Tra bibliocabine, bibliocasette e scaffali condivisi, sono innumerevoli le iniziative censite sul territorio.
Ufficio dell’analisi e del patrimonio culturale digitale, Chiara Zocchetti
La bibliocasetta sul laghetto di Origlio.
La bibliocasetta sul laghetto di Origlio.
In Ticino ci sono 169 luoghi per scambiarsi un buon libro
Tra bibliocabine, bibliocasette e scaffali condivisi, sono innumerevoli le iniziative censite sul territorio.
La loro massima concentrazione? A Lugano e Locarno.

BELLINZONA - In Ticino ci sono 169 luoghi dove gli appassionati possono scambiarsi liberamente i loro libri. E la maggior parte di loro si trova a Lugano e Locarno. A fornire questi (e altri) dati è una ricerca - condotta dall’Osservatorio culturale del Cantone Ticino e pubblicata nel volume "Pagine nomadi. Scambi librari nel Cantone Ticino fra bibliocabine, bibliocasette e altre iniziative" - che rivolge un primo sguardo al fenomeno degli scambi librari liberi e alle sue varie declinazioni.

La ricerca ha permesso d'identificare 169 installazioni di diversa natura. Nello specifico sul nostro territorio cantonale si possono trovare 124 bibliocabine, 20 bibliobanchi/biblioscaffali, 19 bibliocasette, 2 biblioroulotte e 4 altre esperienze. Con Lugano e Locarno a fare la parte del leone con rispettivamente 67 e 44 siti. «La nascita e lo sviluppo di una rete di scambio librario gratuita e spesso integralmente autogestita, inserita nel paesaggio urbano è una declinazione poco studiata della lettura», sottolinea l'Osservatorio.

Gli eventi - Su questo tema la Biblioteca cantonale di Bellinzona propone l’evento Pagine nomadi. Scambi librari nel Cantone Ticino venerdì 25 marzo alle 18:30. Il 28 marzo, invece, l’Istituto svizzero di Roma offrirà una panoramica ancora più ampia degli scambi librari grazie all’evento "Pronto? Chi legge?" Maggiori dettagli sono disponibili sul sito www.ti.ch/uapcd. Il progetto è stato coordinato dall’OC in collaborazione con l’Ufficio della formazione continua e dell’innovazione, la Fondazione Ingrado e con il sostegno dell’Aiuto federale per la lingua e la cultura italiana.

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