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CANTONERistoratori e albergatori vogliono che il Governo ticinese faccia pressione sulle autorità federali

20.02.21 - 10:40
L'associazione di categoria dice che finora è riuscita a disinnescare la minaccia di proteste plateali
keystone-sda.ch / STF (ENNIO LEANZA)
Gastroticino ha scritto al Consiglio di Stato ticinese, invitandolo a fare pressioni a Berna per dare il via libera al settore.
Gastroticino ha scritto al Consiglio di Stato ticinese, invitandolo a fare pressioni a Berna per dare il via libera al settore.
Ristoratori e albergatori vogliono che il Governo ticinese faccia pressione sulle autorità federali
L'associazione di categoria dice che finora è riuscita a disinnescare la minaccia di proteste plateali
La richiesta è di far ripartire la stagione «possibilmente dal 15 marzo», in modo da non perdere la Pasqua

LUGANO - «Alla luce delle decisioni del Consiglio federale del 17 febbraio 2021 e la conseguente consultazione riguardanti la ristorazione e l’albergheria, riteniamo urgente ribadire le nostre preoccupazioni con la richiesta di trasmettere a Berna proposte decise che consentano di salvare il nostro settore».

Proteste disinnescate - Inizia così la lettera che Gastroticino ha inviato al Consiglio di Stato ticinese, invitandolo a fare pressioni sulle autorità federali. L'associazione chiede che l'Esecutivo cantonale sia faccia portavoce «del dramma che si sta consumando nei settori della ristorazione e albergheria ticinesi. Dramma che sta provocando un forte nervosismo con sempre più voci che si levano a favore di proteste plateali» che, sottolineano i firmatari, il presidente cantonale e vicepresidente svizzero Gastrosuisse Massimo Suter e il direttore Gabriele Beltrami, «sinora siamo riusciti a evitare, convinti che solo il dialogo con le autorità possa portare a risultati che possano soddisfare le esigenze della salute pubblica e dell’economia».

Investimenti vanificati e discriminazione - Il malcontento della categoria è forte, si legge nella missiva, e deriva dall'aver «investito risorse importanti per rispettare Piani di protezione all’avanguardia e per il materiale necessario all’igiene accresciuta». Inoltre, «in base a studi ed esperienza sul campo, non ci sono dati certi che i ristoranti siano “untori”» e «non capiamo la discriminazione rispetto ai negozi che potranno riaprire, nonostante si sia visto che il numero dei contagi è iniziato a diminuire da gennaio, solo quando sono stati chiusi i commerci non indispensabili». Stesso discorso vale per le terrazze sulle piste da sci, aggiunge Gastroticino.

Riaprire al più presto per non perdere la Pasqua - Il Consiglio di Stato ticinese dovrebbe quindi portare a Berna la richiesta di poter riaprire al più presto le aziende della ristorazione «pur con tutte le misure di protezione necessarie» e possibilmente dal 15 marzo, «in modo da non perdere il periodo pasquale, molto importante per lanciare la stagione. Qualsiasi altra soluzione che preveda aperture tardive, darà il colpo di grazia al settore; anche la sola apertura delle terrazze porterebbe solo a situazioni di discriminazione tra imprese e non sarebbe economicamente la soluzione ideale».

Altri incarti da rivedere - L'Esecutivo cantonale viene ugualmente invitato a fare pressioni sulla Confederazione affinché riveda anche il termine di un mese di attesa per assumere nuove decisioni. Periodo di tempo che Gastroticino considera troppo lungo: «Riteniamo un periodo di 2-3 settimane sia più che adeguato». Altri incarti sui quali è «urgente intervenire con sollecitudine» sono quelli della percentuale del 40% per i casi di rigore, considerata «troppo elevata»; le «distorsioni che vanno corrette immediatamente» in tema di indennità per lavoro ridotto e indennità di perdita di guadagno. Infine «ci sono le start-up (locali che hanno aperto dopo il 1° marzo 2020) che non posso a tutt’oggi ricevere aiuti e sono al collasso».

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COMMENTI
 

don lurio 3 anni fa su tio
Concedere la riapertura a dei gerenti, albergatori, personale diplomati con esperienza e tasse, contributi pagati, almeno fino alla fine del 2019. Vietare ad aprire a dei prestanome di gerenza, ex fallimentari.

Volpino. 3 anni fa su tio
L'anno scorso ho visto troppi svizzeri tedeschi che giravano senza mascherine, ed è questo il problema secondo me.

Lore61 3 anni fa su tio
Risposta a Volpino.
Uee mascherina dipendente, ma almeno lo sai che prendendo ad esempio la mascherina FFP2, per il virus è come un cancello da attraversare per una zanzara?? XD... Beh, almeno ferma gli sputacchi... XD

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a Lore61
Ahahah....., la pensò esattamente come te, qui c’è gente troppo tarda che non usa il cervello e si lascia filtrare tutto ed il contrario di tutto senza riflettere, è la stessa tecnica che usavano ai tempi dei nazi.

Volpino. 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
E tu sei il primo, vero?

Evry 3 anni fa su tio
ma per vivere il "sociale" ci vogliono prprio solo i Bar ?? e le altre attività non contano, che gli albergatori continuano a LANGNARE lo sanno anchi i paracarri e quindi ci vogliono decisioni che rispettino tutti e non solo nel campo della gastronomia. Forza e auguri

Leonardo-P 3 anni fa su tio
Risposta a Evry
Quando lei gli pagherà le loro tasse e gli riempirà il frigo per far mangiare la loro famiglia, solo allora potrà permettersi di proferir parola sul tema dall’alto del suo deretano al sicuro e al caldo. Fino ad allora shut up.

adri57 3 anni fa su tio
È vero che le cifre assolute sono basse, il tasso rispetto ai tamponi processati, si attesta comunque al 7%. In Svizzera, è del 4% e in Italia del 5%. Pertanto non tutto va proprio bene. Suter e Company, andate a vedervi lo studio fatto in Germania. Non sarete gli untori di tutto, ma siete ai primi posti!

ciapp 3 anni fa su tio
non si possono aprire i bar !! ma avete visti cosa é successo oggi sulle piste da sci ????? BERNA nasit a C......

Donatofiorella 3 anni fa su tio
Risposta a ciapp
concordo pienamente, ma Sutter non ascolta...poi gli scriveremo quando dovrà richiudere....

Sergio 3 anni fa su tio
Speriamo che scrivono anche quella per annullare là tassa gastro Ticino

Gus 3 anni fa su tio
Io invece chiedo al Consiglio di Stato di evitare ulteriori morti contagiati da chi si reca al bar

matthias87 3 anni fa su tio
tenete duro, non siete solo voi nella crisi. meglio aspettare un po che magrari richiudere tra un mese

Sergio 3 anni fa su tio
Risposta a matthias87
Giusto

chris76 3 anni fa su tio
Che si riaprino ristoranti e bar secondo protocolli di sicurezza chiari e rigidi! Che si facciano controlli affinché questi vengano rispettati. che si multino severamente i trasgressori. ecco cosa penso.

MrBlack 3 anni fa su tio
Con quello che si è visto in alcuni locali quando hanno riaperto...citare il rispetto dei piani di protezione sembra una barzelletta. Suter sa loro lamentarsi ma mai una mezza volta che lo si senta dire “Fate chiudere subito i locali che non rispettano le regole in modo da non danneggiare tutti”. Solo pretese e urli...mai una mezza presa di responsabilità.

seo56 3 anni fa su tio
Ma basta reclamare!!! Apriranno quando decideranno di aprire. Basta provocare si rispettino le regole punto!!

Bibo 3 anni fa su tio
Risposta a seo56
comodo pensarla così quando si hanno i piedi al caldo...

Volpino. 3 anni fa su tio
Gli aumenti premi cassa malati li pagono poi loro?

Asf 3 anni fa su tio
Risposta a Volpino.
Basta con questa storia, le casse malati aumentano comunque ogni anno, covid o no.

lecchino 3 anni fa su tio
Risposta a Volpino.
Gli ospedali sono sotto occupati da oltre12 mesi, le casse malati hanno risparmiato un sacco di soldi, gli infortuni e gli incidenti sul lavoro sono al minimo.... Ma stai certo che i soldi (nostri) distribuiti come fosse carità alle persone colpite da chiusure ad minkiam lo stato li chiederà in dietro... e pagheremo tutti. "volpino!"

Asf 3 anni fa su tio
Risposta a Volpino.
Basta con questa storia che tanto i premi aumentano sempre e comunque ogni anno, indipendentemente dal covid.

francox 3 anni fa su tio
"Ach, che siano velaten minaccen?" Citazione da Sturmtruppen.
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