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«Illecita l'operazione su quei terreni agricoli»

L'Mps torna ad interrogare il Governo sui fondi della Terreni alla Maggia
Ti-Press
«Illecita l'operazione su quei terreni agricoli»
L'Mps torna ad interrogare il Governo sui fondi della Terreni alla Maggia
Questa volta a finire nel mirino di Pronzini sono 70'000 metri quadri di terreno che passano da agricolo a edificabile.
BELLINZONA - L'Mps torna nuovamente a picchiare il chiodo su uno dei suoi cavalli di battaglia. Ovvero il caso dei Terreni alla Maggia SA. Dopo che lo scorso 17 dicembre, nella seduta tenutasi a Mendrisio, il Gran Consiglio aveva accantonato - p...

BELLINZONA - L'Mps torna nuovamente a picchiare il chiodo su uno dei suoi cavalli di battaglia. Ovvero il caso dei Terreni alla Maggia SA. Dopo che lo scorso 17 dicembre, nella seduta tenutasi a Mendrisio, il Gran Consiglio aveva accantonato - per decisione dell'Ufficio presidenziale - un'interpellanza di Pronzini e Co. che riguardava i presunti inquinamenti e sversamenti abusivi nel Locarnese a opera della Silo & Beton Melezza SA, i tre deputati del Movimento tornano alla carica.

E stavolta a finire nel mirino dell'Mps è, come si legge in una nuova interpellanza, «l'azzonamento illecito di un terreno agricolo» sempre nella zona delle polemiche. «In data 22 dicembre - si legge nel testo - il Consiglio comunale di Ascona ha adottato una modifica del proprio Piano regolatore, attribuendo un vasto comparto appartenente alla Terreni alla Maggia SA alla zona edificabile e più precisamente alla Zona a destinazione vincolata per contenuti alberghieri».

A venir azzonati sono 70'000 metri quadrati di terreno agricolo tra Ascona e Locarno. Un'operazione questa che Matteo Pronzini, Simona Arigoni e Angelica Lepori definiscono «illegale» alla luce del divieto alla creazione di nuove zone edificabili imposto da Berna. «Come spiega il Consiglio di Stato il sostegno del Dipartimento del Territorio a questo azzonamento», chiedono al Governo i tre deputati tirando in ballo anche il Comune di Ascona e la mancata imposizione di dezonamento compensativo e volto alla creazione di pari zona agricola a quella persa con la variante di PR.

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