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CANTONEMille buoni IKEA da 250 franchi, la truffa corre su WhatsApp

19.05.20 - 16:29
Sui telefoni dei ticinesi spunta l'ennesimo caso di phishing.
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Mille buoni IKEA da 250 franchi, la truffa corre su WhatsApp
Sui telefoni dei ticinesi spunta l'ennesimo caso di phishing.
Il consiglio è quello di non cliccare sul link incriminato, cancellare immediatamente il messaggio e avvisare chi lo ha inviato.

BELLINZONA - «Ikea ha deciso di regalare 1'000 buoni del valore di 250 franchi per aiutare la ripresa dei consumi». Questo è il testo del messaggio che da alcuni ore sta infestando (anche) le caselle WhatsApp di molti ticinesi e che altro non è che una versione rivista - sfruttando il momento difficile provocato dalla pandemia da Covid-19 - della "solita" truffa basata sul phishing.

Aprendo il link presente su WhatsApp (non fatelo) si viene infatti dirottati su una finta pagina di IKEA nella quale vi verranno poste alcune semplici domande di quanto siete soddisfatti del produttore svedese. Un falso sondaggio che termina però con una richiesta prima dell'ambito (e inesistente) premio. «Per ricevere il buono, condividi questa promozione con 20 amici / gruppi su WhatsApp», si legge nella schermata finale. Una bufala bella e buona. Perché è impensabile che una ditta come IKEA proponga delle promozioni inviando email o messaggi tramite WhatsApp o Facebook. 

Specchietto per le allodole - Il sito, poi, è al quanto rudimentale e certamente non è gestito da IKEA. Anche la presenza del conto alla rovescia, per mettere pressione all'utente e per non dargli il tempo di riflettere, è un altro elemento chiave del phishing. Un altro dettaglio tipico (e importante) è che queste inchieste sono sempre inviate da un conoscente. In molti credono quindi che se un proprio contatto ha partecipato all’inchiesta, significa che il tutto dev’essere una cosa da prendere sul serio.

Cancellate il messaggio - Ma così non è. E i consigli in questo caso, come per ogni altra truffa informatica che si basa sul phishing, sono sempre gli stessi: ovvero «di non cliccare sul link incriminato, cancellare immediatamente il messaggio e successivamente avvisare la persona che lo ha inviato». 

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COMMENTI
 

miba 3 anni fa su tio
Finché ci saranno i polli i furbi avranno sempre materia prima :):):)
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