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Il carnevale è finito per forza: chi paga?

A Biasca si propone lo stanziamento di un contributo finanziario a copertura dei mancati guadagni
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Il carnevale è finito per forza: chi paga?
A Biasca si propone lo stanziamento di un contributo finanziario a copertura dei mancati guadagni
BIASCA - Alla corte di Re Naregna a Biasca i festeggiamenti si sono aperti e chiusi ieri sera, nel giro di poche ore. Questo nel rispetto della decisione del Governo, che per la diffusione del coronavirus da oggi fino a domenica ha vietato lo svolgim...

BIASCA - Alla corte di Re Naregna a Biasca i festeggiamenti si sono aperti e chiusi ieri sera, nel giro di poche ore. Questo nel rispetto della decisione del Governo, che per la diffusione del coronavirus da oggi fino a domenica ha vietato lo svolgimento di tutti i carnevali previsti sul territorio cantonale.

Una situazione, questa, che non mancherà di creare danni economici alla società promotrice dell'evento, agli esercizi pubblici e alle numerose associazioni che vi partecipano, come sottolinea il consigliere comunale Franco Sprugasci (Abiasca) in un'interrogazione indirizzata al Municipio di Biasca. E chiede quindi all'Esecutivo se sia prevista la copertura dei mancati guadagni con fondi comunali.

Nell'atto consiliare ricorda, inoltre, che carristi, gruppi e guggen «anno dopo anno rappresentano egregiamente» il Comune di Biasca nei vari cortei. «La partecipazione alle sfilate permette loro di coprire interamente o parte dei loro costi».

 

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