«Discriminati ancor prima d'iniziare», lamenta il padre di una 15enne. Rita Beltrami: «Sollecitiamo le aziende. Ragazzi, pensateci con anticipo»
LUGANO - Siamo a gennaio. Il 2020 è l’anno in cui Anna* termina la scuola dell’obbligo. Per non arrivare tardi, il papà la sta aiutando a cercare un posto dove svolgere l’apprendistato. Sa che deve "portarsi avanti". Accende il computer e digita www.orientamento.ch. Professione: fiorista. Cantone: Ticino. Il risultato? 1 posto di tirocinio. «Un po’ pochino, ma tant’è». La sorpresa, però, arriva dopo: «Solo per candidati/e di età dai 25 anni in su».
Apprendisti over 25 - Anna, però, ha 15 anni, come la maggior parte dei suoi compagni che quest’anno otterranno la licenza di scuola media. Assumere over 25 significa accogliere solo persone in riqualificazione professionale o altre che non hanno terminato una prima formazione. «Così si mettono in difficoltà i giovani. Come fanno a entrare nel mondo del lavoro e a formarsi professionalmente se nessuno dà loro delle opportunità?», si domanda il papà. Una situazione frustrante. «Vengono discriminati ancora prima di iniziare».
Dipende dal settore - Abbiamo sottoposto il problema a Rita Beltrami, capoufficio dell’orientamento scolastico e professionale. «Il settore dei fioristi purtroppo ultimamente mette a disposizione pochissimi posti», ammette. Ma precisa che «se ci sono ragazzi interessati alla professione, tramite la Divisione della formazione professionale si cerca comunque di trovargli, nel limite del possibile, una collocazione. Alcune aziende vengono sollecitate». Gli ispettori di tirocinio «girano sul territorio e cercano di sensibilizzare le aziende. Si fa presa su quello che è l’aspetto sociale, etico, di questa possibilità formativa che viene data ai giovani».
Giovani troppo immaturi? - Ma perché scegliere di non formare più apprendisti? Risponde la titolare del negozio di fiori di Sementina che ha pubblicato l’annuncio “over 25”. «È un grandissimo impegno. Soprattutto con ragazzi appena usciti dalla scuola media». Come in ogni ambito, si potrebbe dire. Ma la donna ammette: «Il nostro è un lavoro che include la pulizia. Del pavimento, della vetrina, dei fiori. La creatività sui vasi arriva in un secondo momento. Ed è dura. Devono stare in piedi tutto il giorno. E capita che non siano stati abituati a casa a svolgere un certo tipo di attività».
Pochi posti disponibili - In Ticino ci sono al momento cinque apprendisti: due che stanno finendo il terzo anno, due sono al secondo e uno al primo. Su un totale di 50-60 negozi, solo 12 ad oggi sono aziende autorizzate a formare. «Alcuni si sono stufati di avere apprendisti - aggiunge la titolare -. Anche se è un peccato. È troppo impegnativo stargli dietro. È imprudente assumere qualcuno così giovane, perché manca di maturità. Sono adolescenti e non è facile. Inoltre, se i genitori venissero regolarmente in negozio ad acquistare un mazzo di fiori, forse ci sentiremmo anche più vicini alle famiglie».
Diamo credito ai giovani - Rita Beltrami invita però i datori di lavoro all’apertura. «Diciamo che i ragazzi partono con un certo tipo di attitudine sulla quale naturalmente bisogna lavorare, le cose poi le imparano. Anche il lavoro manuale si apprende. Se uno è interessato e ha un minimo di abilità, le cose migliorano con l’esperienza e la pratica, si potenziano». L’invito alle aziende è di «dare credito ai giovani».
Stage e sicurezze - Il consiglio ai giovani e alle famiglie è di muoversi con anticipo. «È importante che prima il progetto di formazione sia ben definito - spiega la capoufficio -. Quando io mi avvicino all’azienda devo essere certa che il mio progetto sia solido, devo averlo analizzato e approfondito». Non sempre si ha una strada precisa in testa. E spesso «si ha un immaginario sulla professione che è importante confrontare con la realtà», anche attraverso gli stage. «Magari un fiorista ha deciso di non prendere più apprendisti, ma poi gli capita lo stagista talmente bravo che decide di assumerlo».
A Tu per Tu, davvero - Mercoledì 19 febbraio si terrà l’evento “A Tu per Tu”, dove i giovani e i datori di lavoro avranno l’occasione di potersi incontrare e conoscere. Gli incontri avranno una durata limitata di 15 minuti e costituiranno un primo approccio in cui il giovane al quarto anno di scuola media avrà la possibilità di porre delle domande al potenziale futuro datore di lavoro, ma anche di presentare la propria candidatura per un inserimento nell'azienda formatrice. E… la fiorista di Semetina ha deciso di essere presente.
*nome di fantasia