«Che mazzata per la valle, via l'ufficio dei registri»

Ad annunciarlo è Germano Mattei, responsabile di Montagna Viva: «Stanno smantellando tutto». Preoccupato anche il sindaco
CEVIO – Un'altra brutta botta per le valli ticinesi. Dal primo di febbraio chiuderà l'Ufficio dei registri (ed esecuzioni e fallimenti) di Cevio. Si trasferirà a Locarno. Eccetto per due mezze giornate. «Preoccupante – tuona Germano Mattei, responsabile del movimento Montagna Viva –. Stanno smantellando tutto in Vallemaggia. Il prossimo passo sarà quello di sopprimere la pretura, sempre a Cevio? Ne sono certo».
Il trend della centralizzazione – In paese la notizia è stata accolta con una certa amarezza. «Non è una cosa di poco conto – ammette il sindaco Pierluigi Martini –. Cevio è il capoluogo della Vallemaggia. E come tale va rispettato. Ora c'è la tendenza a centralizzare un po' tutto ed è chiaro che non siamo felici di questo».
Abitare a Cevio – E pensare che proprio le autorità di Cevio qualche anno fa avevano lanciato una campagna pubblicitaria per attirare più famiglie e lavoratori nel comune. Ora, invece, si rischiano di perdere diversi posti di lavoro nella località vallerana. «Speriamo che il Dipartimento si renda conto che Cevio ha la sua importanza. E speriamo anche che determinate funzioni vengano mantenute sul posto. Staremo a vedere».
La voce del notaio - Sulla questione interviene anche il notaio valmaggese Andrea Rotanzi. «Sono convinto fautore del mantenimento delle istituzioni nelle valli. La vicinanza con la popolazione e la conoscenza del territorio sono ancora di fondamentale importanza nell’ambito delle Istituzioni e della Giustizia, anche ai giorni nostri. In qualità di professionista attivo sul territorio ritengo importante la presenza degli Uffici dell’amministrazione cantonale in loco, quale segnale per la popolazione e quale valore aggiunto per la conoscenza dei luoghi e la vicinanza con la popolazione delle valli».




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