L'iscrizione delle Processioni nella lista Unesco «non dev'essere un punto d'arrivo» per il presidente Gabriele Ponti. Nadia Lupi di Mendrisiotto Turismo: «Uno stimolo, ma anche responsabilità in più»
MENDRISIO - C'è evidentemente tanta gioia a Mendrisio per la decisione presa dall'Unesco a Bogotà. La candidatura delle Processioni Storiche per entrare a far parte della lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell'umanità è infatti stata accettata.
E al settimo cielo c'è, evidentemente, anche Gabriele Ponti, presidente della Fondazione delle Processioni. «Per noi è un giorno storico e se ripenso a tutti gli sforzi che abbiamo fatto per portare avanti la nostra candidatura non posso che essere felicissimo», ha dichiarato telefonicamente con la voce sensibilmente rotta dall'emozione. Dopo una giornata intensa, seguita praticamente in diretta nonostante i chilometri di distanza che separano il Magnifico Borgo e Bogotà, per lui e per tutta Mendrisio è ora è il momento di festeggiare.
Quello odierno, ci ha tenuto a precisare Ponti, non è però solo un punto d'arrivo: «Essendo le Processioni qualcosa di immateriale, vanno portate avanti anno dopo anno. Naturalmente nel rispetto della tradizione». Una tradizione vivente, tramandata di generazione in generazione, che prosegue da secoli grazie alle persone che prendono parte alle Processioni storiche e alla gente di Mendrisio, a cui va il ringraziamento più sentito della Fondazione.
«Il premio in definitiva va alla gente», concorda la Direttrice dell'Organizzazione Turistica Mendrisiotto e Basso Ceresio Nadia Lupi. Mendrisiotto che da oggi può contare su una manifestazione riconosciuta internazionalmente, «che è uno stimolo ma anche una responsabilità in più». Sull'impatto turistico è infatti prudente: «Bisogna fare attenzione al tema del sovraffollamento turistico, tema molto sensibile per l'Unesco e che rischia di essere controproducente», spiega. Anche in quest'ottica è nato il Museo dei Trasparenti, «per non attirare l'attenzione soltanto durante il weekend pasquale».
Prossima tappa le processioni dei frontalieri :):):)
credo che le processioni le faranno i residenti piu' che i frontalieri visto il volume dei disoccupati locai .-)
Beh, i disoccupati qui sono un 3%, quanti sono al tuo paese? E poi qui i disoccupati non vanno sotto ai ponti, quanti tuoi concittadini vivono sui marciapiedi? Da noi inoltre diamo uno stipendio dignitoso a migliaia di frontalieri, da voi invece gli africani vi soffiano il posto, non è che al posto di godere per la nostra non bella situazione potresti avere qualche brillante idea per risollevare le sorti del tuo strafallito paese?
congratulazioni e buon natale!