Cerca e trova immobili
«Abbiamo salvato quasi cinquemila ricci»

MAGGIA«Abbiamo salvato quasi cinquemila ricci»

28.11.18 - 07:15
L’esperienza dell’Associazione amici del riccio. Il presidente Alex Andina: «Ci aiutano soci e sponsor»
Foto Davide Giordano
«Abbiamo salvato quasi cinquemila ricci»
L’esperienza dell’Associazione amici del riccio. Il presidente Alex Andina: «Ci aiutano soci e sponsor»

MAGGIA - In diciassette anni sono stati aiutati e salvati quasi cinquemila ricci. E questo facendo fronte a una spesa annuale di circa ottantamila franchi per la gestione di due centri di cura, a Maggia e a Quartino. «Ma lo Stato non ci ha mai dato nemmeno un centesimo, la nostra attività va avanti grazie ai soci e ai piccoli sponsor». È quanto ci dice Alex Andina, presidente dell’Associazione amici del riccio.

La sua avventura è iniziata quasi per caso nel 2001, quando assieme alla moglie Elsa Hofmann-Perini decise di dedicarsi al piccolo mammifero. Un’attività che è rapidamente cresciuta, diventando un vero e proprio lavoro a tempo pieno. «Quando nel 2008 siamo poi diventati un’associazione, eravamo gli ultimi arrivati. Oggi siamo i più grandi della Svizzera, con oltre mille associati». E le richieste di aiuto non arrivano soltanto dal nostro territorio, ma anche dall’Italia e dalla Francia: «Li curiamo e poi li riportiamo a chi li ha trovati, ovviamente non possiamo liberare da noi ricci provenienti da altri paesi».

C’è anche il “riccio express” - «La popolazione sta prendendo a cuore questo mammifero, per questo chi ne trova uno ferito in mezzo alla strada lo porta volentieri a noi» racconta Hofmann-Perini, che ci parla anche dei cosiddetti “riccio express”: «Sono volontari che ci aiutano andando a prendere i ricci da quelle persone che non hanno la possibilità di raggiungerci in una delle nostre strutture».

Un lavoro a tempo pieno - E curando centinaia di animali all’anno, il lavoro non manca. La giornata inizia con la pulizia delle gabbie, ci spiega Hofmann-Perini, e prosegue poi con il controllo del peso, se necessario la somministrazione di vitamine o antibiotici, e in serata la nutrizione. «Sono animali notturni, quindi ricevono il cibo alla sera, anche se comunque durante la giornata hanno a disposizione acqua e crocchette».

Tra gioia e… dolore - La cura dei ricci non regala soltanto gioie. Lo dice ancora Hofmann-Perini, che ci racconta un episodio risalente ad alcuni anni fa: «Avevo allattato dei ricci piccolissimi, pesavano a dir tanto venti grammi. Dopo qualche mese erano arrivati a cinquecento e decidemmo quindi di liberarli. Poco tempo dopo tornarono indietro uno a uno, completamente martoriati dai decespugliatori. Mi sono morti in mano».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
I ricci... :-)))

Shion 5 anni fa su tio
Colgo l'occasione per mandare a quel paese zackyboys e i relativi atleti tanto amanti dell'inquinamento fonico e atmosferico.

matteo2006 5 anni fa su tio
Risposta a Shion
Un giorno in montagna senza zeky è un giorno senza sole. ahahahaha

comp61 5 anni fa su tio
Risposta a Shion
Se non si taglia l’erba i vegans non mangiano....

curzio 5 anni fa su tio
Un grande grazie per la dedizione e per l'amore dimostrato nei confronti degli animaletti più deboli.

Axel12 5 anni fa su tio
Ma i sei che hanno messo pollice verso, che problemi hanno??oltretutto lavorano tramite donazione e senza ricevere un soldo dallo stato...mah

sedelin 5 anni fa su tio
bellissimi e molto utili i simpatici animaletti :-)
NOTIZIE PIÙ LETTE