La modifica alla Legge della scuola, approvata dal popolo lo scorso anno, è stata presentata questa mattina. Si partirà dalla prima e dalla terza media
BELLINZONA - Il 3 settembre, con l'inizio dell'anno scolastico 2018/2019, verrà introdotta nelle scuole ticinesi la nuova materia Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia. Questa mattina il direttore del Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport Manuele Bertoli ha presentato in conferenza stampa le modalità di approvazione del nuovo articolo 23a della Legge della scuola, frutto del via libera - il 24 settembre 2017 con il 63,4% dei "sì" - all’iniziativa popolare sull’educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia.
Si inizia con prima e terza media - «L’educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia esisteva già - ha precisato subito il consigliere di Stato -, ma alla scuola media era inclusa nella materia “Storia e civica”. A partire da settembre 2018 le due materie verranno splittate». Il progetto partirà con l'anno scolastico 2018/2019 solo nelle classi prima e terza media, mentre in seconda e in quarta media verrà introdotto nell'anno scolastico 2019/2020. «Ci sarà un libro di testo che verrà distribuito in terza media e nel 2019/2020 in prima media» ha aggiunto Tiziana Zaninelli, Capo della sezione dell’insegnamento medio.
L'insegnamento di Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia - come spiegato da Pasquale Genasci, esperto di storia e civica per la scuola media - si articolerà su quattro aspetti importanti: corsi in classe (lezioni all’interno del pacchetto di ore di Storia), uscite e attività fuori sede (visite a Berna o a Bellinzona), giornate progetto (su delle tematiche) e la pratica della cittadinanza in istituto. Il piano di studio è stato modificato per prevedere le due materie: Storia ed Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia. In prima media 10 ore saranno organizzate in giornate "normali" e 8 ore come giornate progetto - compito del docente di storia e civica, che avrà questo impegno aggiuntivo -, in terza e quarta media tutte le 18 ore annue (obbligatorie per legge) saranno inserite nel programma "normale", mentre l’organizzazione delle giornate progetto (che possono raggiungere ulteriori 18 ore o meno) sarà di competenza dell’istituto.
La valutazione - La nuova regolamentazione prevede che Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia, essendo una nuova materia, venga valutata a parte. Il docente sarà chiamato a «conciliare due momenti presenti nella pratica valutativa: quello formativo e quello sommativo-certificativo». La nota di Educazione civica, alla cittadinanza e alla democrazia verrà assegnata ogni anno dalla prima alla quarta media. Per quanto riguarda invece la licenza di scuola media - ha precisato il direttore del Decs -, la nota sarà una sola (composta da tre quarti dalla nota di storia e un quarto da quella della nuova materia).
Scuole medie superiori - I licei cantonali e la Scuola cantonale di commercio (SCC) prevedono già l’insegnamento della Civica e non sono quindi necessarie modifiche. Il nuovo articolo di legge, però, contempla l’assegnazione di una nota distinta: «Questo compito - ha precisato Daniele Sartori, Capo della sezione dell’insegnamento medio superiore - è stato assegnato a una disciplina ogni anno (alla SCC solo fino in terza, perché il piano di studio del quarto anno non prevede approfondimenti, ma le 72 ore in 4 anni vengono comunque raggiunte)».
Scuole professionali - Anche per le Scuole professionali (formazione commerciale e dei servizi; formazione industriale, agraria, artigianale e artistica; formazione sanitaria e sociale) l’educazione alla civica è un tema che trasversalmente è presente in molte materie. «Con la nuova regolamentazione abbiamo dovuto pensare a come implementare la materia e rendere possibile un voto separato» ha spiegato Silvia Gada, Capo della sezione della formazione industriale, agraria, artigianale e artistica.
Tutti i piani d’istituto sono stati quindi aggiornati tenendo conto della nuova materia ed è stata definita una verifica obbligatoria annuale comune per tutto il cantone, che è considerata nella nota finale della materia di riferimento, conglobata nel voto di cultura generale.