Cerca e trova immobili
LUGANO

Poestate 2018, «magnifica edizione»

Armida Demarta, fondatrice e direttrice del Festival, traccia un bilancio della manifestazione e pensa già al prossimo anno
Tio.ch/20Minuti
Poestate 2018, «magnifica edizione»
Armida Demarta, fondatrice e direttrice del Festival, traccia un bilancio della manifestazione e pensa già al prossimo anno
LUGANO - Sabato sera si è conclusa la 22esima edizione di Poestate, il festival letterario principe della primavera-estate luganese. Quattro serate ricche di ospiti ed eventi, disturbate solo parzialmente dal maltempo e che hanno attirato un f...

LUGANO - Sabato sera si è conclusa la 22esima edizione di Poestate, il festival letterario principe della primavera-estate luganese. Quattro serate ricche di ospiti ed eventi, disturbate solo parzialmente dal maltempo e che hanno attirato un folto pubblico nel patio di Palazzo Civico.

Armida Demarta, fondatrice e direttrice del Festival, traccia un bilancio della manifestazione.

Armida, come è andata l'edizione appena conclusa di Poestate?  

«Magnifica edizione. Come ogni anno, da due decenni in costante crescita, l'architettura progettuale di Poestate è una forza culturale straordinaria, fatta di intrecci ai vari livelli, con espressioni diverse, in un plurale divenire "no club", andando così ben oltre la chiusura e il discriminante sistema "club" che con la sua ormai ben nota pessima politica culturale sta creando un danno enorme alla progettualità globale culturale del Cantone Ticino. E non solo in ambito culturale, così purtroppo in tutti i settori contaminati e inquinati da questo sistema».

Quale è stato l'intervento che ti è piaciuto di più?

«Mi è piaciuta tutta l'edizione nel suo insieme di "fluxus" (ovvero flussi di parola e di eventi, il tema di Poestate 2018 ndr)...».

E quello che ti ha sorpreso maggiormente?  

«Idem come sopra. L'assemblaggio di voci e omaggi ai diversi livelli ha creato una sorprendente forza e una dinamica tale da far emergere ancora di più la caratteristica "poestatiana" con la sua progettualità unica e forte. L'imponente storiografia cresce di anno in anno con una forza culturale progettuale che fa di Poestate un progetto unico nel suo genere e di successo».

Com'è andata la collaborazione con il Pride?

«Benissimo. Quando la città ha pianificato il Pride durante la settimana di Poestate, ho pensato di fare una collaborazione con loro, e così ci siamo messi al lavoro. Un successone di serata».

Stai già pensando all'edizione 2019?

«Certamente! Anche se il festival cresce ma il budget no (perchè no club? no party!) e dunque nonostante le grandi difficoltà grazie al "club" che con la sua pessima politica culturale Poestate va avanti e sarà un'altra magnifica edizione».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE