Ragazze da applausi: così aiutano chi è povero e solo
Nuovo spazio per l'Associazione cristiana donne di conforto. L'inaugurazione è prevista per mercoledì. La responsabile: «Seguiamo anche le vittime di violenza»
RIAZZINO – Si fanno in quattro per aiutare le famiglie monoparentali, le donne sole, e più in generale le persone che versano in uno stato di povertà. Loro sono le volontarie dell'Associazione cristiana donne di conforto. E ora hanno, finalmente, una nuova casa. Il vecchio magazzino nel Gambarogno non bastava più per contenere la merce raccolta dal team coordinato dalla 48enne Astrid Okoye. «Decine di persone ci chiedono aiuto – spiega la responsabile –. Anche donne vittime di violenze o alle prese con gravi situazioni economiche».
Dai vestiti ai giochi – Il nuovo spazio di raccolta e di consulenza sorgerà in via Nosette 17 a Riazzino. E sarà inaugurato con le porte aperte della giornata di mercoledì 4 aprile. «Raccogliamo vestiti, giochi, elettrodomestici... La merce ovviamente deve essere in buono stato».
La spesa per i poveri – Ma non è tutto. Grazie alle offerte libere e alle vendite nei mercatini, Astrid e le sue sette agguerrite collaboratrici riescono spesso a raccogliere fondi da utilizzare per un nobile scopo. «Facciamo la spesa per le famiglie in difficoltà. E gliela portiamo direttamente a domicilio».
Consulenza burocratica – Nata nel 2007, l'associazione capeggiata da Astrid collabora sia con diversi Comuni, sia con Casa Armonia, struttura che offre protezione alle donne maltrattate. «Offriamo, inoltre, un servizio di consulenza gratuito per le donne sole. Molte volte chi si trova in una famiglia monoparentale non sa come affrontare la burocrazia. Non sa come ricevere gli assegni dallo Stato, non riesce a trattare con le delegazioni tutorie».
Stress emotivo – Tutto questo si trasforma in uno stress emotivo. «Sono io, in prima persona, a seguire queste donne. Ora, col nuovo spazio di Riazzino, trovato grazie alla collaborazione dell'immobiliare Alloggi Ticino, potremo fare ancora meglio. Sarà il nostro campo base».




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