Portare la gente al ristorante con un'app (e gli sconti)
A Lugano è ora disponibile Mealcity, una piattaforma presente anche a Zurigo ideata dal trentunenne ticinese Michael Flury
LUGANO - In un’epoca in cui si mangia sempre più in fretta e nelle città proliferano i servizi di consegna a domicilio, c’è chi cerca di riportare la gente nei ristoranti. È questa l’intenzione del ticinese Michael Flury (31 anni) e del trentanovenne di origini francesi Nicolas Chenot, che negli scorsi giorni hanno portato sul mercato luganese la loro app Mealcity. «L’idea è di invogliare gli utenti a partire alla scoperta di nuovi ristoranti - ci spiega Flury - penso che in molti abbiano due o tre posti preferiti in cui mangiare, ma è sempre difficile convincersi di provarne un quarto e un quinto».
Come funziona? In sostanza i ristoranti aderenti utilizzano la piattaforma per proporre offerte gratuite disponibili in determinate fasce orarie che vanno dallo sconto alle offerte "eat & get" (ottenendo per esempio un drink di benvenuto o una specialità della casa in omaggio) oppure agevolazioni per utenti premium tramite l'utilizzo di "Premium Tickets" (buoni sconto utilizzabili in qualsiasi momento, ottenibili con un abbonamento). E il tutto funziona senza la necessità, da parte dei ristoratori, di dover adottare particolari supporti informatici o di dover pagare una commissione fissa. «Il nostro sistema si basa interamente sulla nostra performance ed è sufficiente un QR-Code» sottolinea Flury.
L’avventura di Mealcity è comunque partita lo scorso agosto oltre San Gottardo. «A Zurigo abbiamo lanciato la prima versione dell’app, con cui abbiamo raccolto molti feedback che ci hanno permesso di aggiornare la piattaforma» ci dice il trentunenne, ideatore dell’app dopo una serie di esperienze professionali. «Volevo creare qualcosa di mio e ho cercato qualcuno con cui portare avanti il progetto».
Attualmente Mealcity propone una ventina di ristoranti a Lugano e quasi una trentina a Zurigo. «La particolarità è che li proviamo e selezioniamo personalmente, in modo da riuscire ad avere un’offerta adatta a diversi tipi di utente» conclude Flury.
La parola al presidente di GastroTicino
«Certo, al giorno d’oggi il cliente tende a cercare il prezzo migliore. Ma bisogna capire qual è il margine dell’operazione». Di fronte al lancio di Mealcity a Lugano, il presidente di GastroTicino Max Suter si mostra poco ottimista. «Sconti e agevolazioni possono essere una lama a doppio taglio» afferma, sottolineando che il ristoratore ha comunque bisogno «di un ritorno a livello di numeri». Secondo Suter, «il passaparola resta lo strumento con il maggior effetto». Come detto, per ora una ventina di ristoranti di Lugano ha aderito alla piattaforma.



