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CANTONEPubblicati gli oggetti che sottostanno all’OPIR

28.12.17 - 10:44
Sottostanno all'OPIR: le aziende in cui esistono pericoli biologici o chimici, le vie di comunicazione sulle quali sono trasportate merci pericolose e i gasdotti
Pubblicati gli oggetti che sottostanno all’OPIR
Sottostanno all'OPIR: le aziende in cui esistono pericoli biologici o chimici, le vie di comunicazione sulle quali sono trasportate merci pericolose e i gasdotti

BELLINZONA - Il rischio d’incidenti legati all’utilizzo di sostanze e organismi pericolosi è disciplinato dall'Ordinanza sulla protezione contro gli incidenti rilevanti (OPIR). La stessa mira a limitare la possibilità di conseguenze gravi per l’ambiente e la popolazione in caso di eventi negativi. L’OPIR è entrata in vigore nel 1991, a seguito del noto incidente occorso, nel 1986, in un deposito di Schweizerhalle (Basilea Campagna) che aveva comportato notevoli danni all’ambiente a causa della dispersione di prodotti chimici.

Allo scopo d’informare la popolazione e gli addetti ai lavori circa l’ubicazione degli impianti che sottostanno all'OPIR, come previsto dalla legge, il catasto degli oggetti OPIR e le rispettive aree di coordinamento sono stati pubblicati sul sito dell’Osservatorio Ambientale della Svizzera Italiana (OASI, www.ti.ch/oasi) alla rubrica “Prevenzione incidenti rilevanti”. Si precisa che questi dati non sono indicativi per il grado di rischio degli oggetti OPIR.

Sottostanno all'OPIR:

    • le aziende in cui esistono elevati potenziali di pericoli biologici o chimici;
    • le vie di comunicazione sulle quali sono trasportate merci pericolose (ferrovia, strade nazionali, alcune strade cantonali);
    • gli impianti di trasporto in condotta (gasdotti).

A seguito di una recente revisione di legge, è necessario considerare la prevenzione degli incidenti rilevanti nelle attività d’incidenza territoriale. In particolare, nel caso di adeguamenti dei Piani regolatori, occorre verificare se il possibile aumento della densità della popolazione possa comportare un aumento eccessivo del rischio secondo l'OPIR. In tal modo può essere valutata la sostenibilità delle proposte pianificatorie, prestando particolare attenzione alle cosiddette “aree di coordinamento” situate nelle vicinanze degli impianti assoggettati all'OPIR. Nei prossimi giorni il Dipartimento del Territorio invierà ai Comuni maggiori indicazioni sulla procedura da adottare nella presentazione di progetti di revisione dei Piani regolatori.

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