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LUGANO

Nullatenente in Suv: le vittime non rivedranno un centesimo

Crac Molina: il buco è di 18 milioni di franchi. In graduatoria 35 creditori. Ma del bancarottiere nessuna traccia
foto tio.ch/20min
Il Suv di Molina avvistato a Montecarlo.
Nullatenente in Suv: le vittime non rivedranno un centesimo
Crac Molina: il buco è di 18 milioni di franchi. In graduatoria 35 creditori. Ma del bancarottiere nessuna traccia
LUGANO - È lunga, la lista dei nomi. Imprenditori, piccoli artigiani, il fisco federale, Swisscom. Ma anche tanti piccoli risparmiatori, che hanno perso tutto o quasi. C'è pure un noto manager della Formula 1, che al “nullate...

LUGANO - È lunga, la lista dei nomi. Imprenditori, piccoli artigiani, il fisco federale, Swisscom. Ma anche tanti piccoli risparmiatori, che hanno perso tutto o quasi. C'è pure un noto manager della Formula 1, che al “nullatenente” più ricercato del Ticino aveva versato 1,3 milioni di franchi, per lavori di ristrutturazione in una villa di Viganello. E un'autofficina che ha eseguito lavori per 25mila franchi al suo fuoristrada.

La graduatoria - Nei giorni scorsi le vittime del crac-Molina hanno ricevuto la lettera dell'Ufficio fallimenti, e non portava buone notizie. Solo 17 di loro (su 52 totali) rivedranno parte dei soldi perduti. Per gli altri 35 le speranze sono ridotte al lumicino: nel corso della procedura fallimentare appena conclusasi – l'annuncio sul Foglio Ufficiale è del 29 agosto – l'architetto asconese è risultato insolvibile.

Il manager di F1 - «A me è ancora andata bene tutto sommato, c'è chi ha perso tutti i risparmi». Il principale danneggiato nel crac-Molina è un personaggio noto nel mondo sportivo: manager della Formula 1 e cittadino italiano, risiede a Lugano da diversi anni. Nel 2011 il professionista ha versato un milione e 300mila franchi all'architetto-bancarottiere per dei lavori di ristrutturazione alla sua villa vista lago, quartiere Viganello.

Il raggiro - «Come l'ho conosciuto? Me lo aveva raccomandato una persona di fiducia» racconta. Una volta avviato il cantiere, però, qualcosa va storto e il cliente si insospettisce. «Ho coperto tutte le fatture, finché non mi sono accorto che i fornitori non venivano pagati. I lavori si sono fermati. Alla fine, ho dovuto pagare due volte». Ma rispetto alle famiglie che ci hanno rimesso i risparmi di una vita, il manager dice di ritenersi fortunato. «La mia casa alla fine è completata. C'è chi si è ritrovato senza nemmeno un mattone». 

Un buco da 18 milioni - Il buco è superiore persino alle stime circolate finora: ammontano a 18 milioni e 32 mila franchi i debiti accertati accumulati da Raffaello Molina nel corso della sua carriera. Soldi che l'immobiliarista incassava da investitori e clienti, e che sono misteriosamente spariti.

Sparito nel nulla - Anche il sedicente «nullatenente» nel frattempo sembra essersi volatilizzato: tio.ch/20minuti lo aveva rintracciato l'anno scorso a Monte Carlo, dove circolava su un vistoso Suv e alloggiava in una villa vista mare. Abbiamo di nuovo provato a contattarlo, ma senza successo. A restare ben visibili sono i cantieri abbandonati dal bancarottiere (ormai famoso il cosidetto “Obbrobrio” di Breganzona), lavori mezzo eseguiti e a volte mai iniziati. E una voragine finanziaria che ha risucchiato i sogni abitativi di tante famiglie. 

 

 

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