Ecco la vacanza perfetta senza lasciare il Ticino

Per chi non ha soldi, per chi non ha tempo, per chi non ha voglia: ecco 12 proposte dei professionisti del turismo ticinese
Per chi non ha soldi, per chi non ha tempo, per chi non ha voglia: ecco 12 proposte dei professionisti del turismo ticinese
TICINO - Prima o poi capita a tutti: niente volo intercontinentale, niente meta esotica, nemmeno uno stabilimento della Romagna. «Dove vai?», chiedono amici e colleghi. «Resto qui», rispondi. Ma qui a fare cosa? Si può scegliere di rinchiudersi in casa con popcorn, condizionatore e Netflix. Oppure? Oppure abbiamo chiesto ai direttori delle quattro organizzazioni turistiche regionali i loro consigli per chi, quest’anno, va in vacanza in Ticino. Le uniche regole che imposto sono legate al contenimento dei costi. Con qualche strappo alla regola, abbiamo chiesto di rimanere attorno, e preferibilmente sotto, i 20 franchi a persona.
La magia delle valli - Le valli sono uno degli aspetti paesaggistici che tutta la Svizzera ci invidia. La prima proposta di Diego Bonetti (di Ascona-Locarno Turismo) è quindi quella di prendere un autopostale fino a Sonogno dove godersi il Museo etnografico della Val Verzasca. Per poi scendere lungo il Sentierone fino a Lavertezzo. Lì, in uno dei luoghi più coreografici del cantone, non si può evitare di fare un bagno nel fiume e una mangiata al grotto.
Una passeggiata per tutti - Alessandro Stella, di Lugano Turismo, inizia invece con una passeggiata per tutte le gambe: la discesa tra Carona e Morcote. Una camminata che offre spunti per tutti i gusti, dalla natura alla storia, dalla viticoltura alla cultura. Oltre a essere una buona occasione anche per chi non è proprio uno sportivo, proprio quest’anno si festeggia il sessantesimo del Parco San Grato a Carona.
Nel passato con la tecnologia - Chi l’ha detto che l’archeologia è noiosa? Basta sapere come approcciarla: un’idea educativa e divertente la regala il Parco archeologico di Tremona consigliatoci da Nadia Fontana Lupi, dell’Otr Mendrisiotto e Basso Ceresio. Da quest’anno infatti il sito storico, abitato già 6’500 anni fa, si può visitare in modo del tutto futuristico grazie alla realtà aumentata. Degli occhiali con tecnologia 3D permettono di rivivere l’atmosfera originale del millenario borgo.
A piedi nudi nel bosco - La prima proposta di Fabrizio Barudoni, dell’Otr Bellinzona e Alto Ticino, è una giornata adatta alle famiglie che affronta il percorso del Monte Piottino, inaugurato lo scorso anno. Una passeggiata di 3 ore con numerose e intriganti tappe. In una di queste si può addirittura entrare in contatto carnale con il bosco, levando le scarpe e camminando a piedi nudi (e bendati) in un apposita pista. Per completare la giornata ci si può rinfrescare alla cascata della Piumogna e, perché no, organizzare una grigliata.
Il campanile più alto - Sapevate che Intragna ha il campanile più alto del Ticino? Svetta per ben 65 metri e lo si può visitare per soli 3 franchi. La seconda idea nel Locarnese percorre le zone del futuro Parco del Locarnese. Si può andare a Vergeletto e visitarne lo spettacolare mulino o prendere la Centovallina per andare proprio a Intragna o salire anche più in su fino al bel borgo di Palagnedra (quest’anno candidato a più bel villaggio della Svizzera). Poi, per il relax, basta ridiscendere a Golino dove la Melezza si addolcisce.
Luganese arte e cultura - Se, restando a Lugano e dintorni, vi sentite artistici: la tappa imprescindibile è ormai quella del LAC. Il museo cittadino ha tanto da offrire, tanto sulle pareti quanto dall’incredibile vista dalle vetrate. Ma anche i dintorni della città allargano l’offerta. Due esempi tra i tanti: a pochi minuti dalla città si può ripercorrere la vita di Hermann Hesse, a un tiro di battello ci si può immergere nella storia del contrabbando al museo delle dogane.
La vista, i dinosauri - Il Monte San Giorgio è patrimonio mondiale dell’umanità Unesco e, non da meno, la vista sul Ceresio è da togliere il fiato. Per salire, dal Mendrisiotto ci consigliano di prendere la piccola funivia di Serpiano che può portare fino a 10 persone. In vetta poi si può rivivere la storia di un mondo in cui il Ticino era ancora sommerso e visitare il museo dei fossili.
A colpi di pedale - Mettiamo in chiaro le cose, qui serve un po’ di spirito sportivo: da Bellinzona e Valli il suggerimento ci porta in Val di Blenio con la Bovarina Bike, un percorso in mountan bike che da Olivone porta alla Capanna Bovarina e ritorno. Se per la salita potete sempre barare noleggiando un rampichino elettrico, la discesa benché non sia pericolosa vi chiede un pizzico di equilibrio. Semmai, scendete e si va a spinta.
Dalla vetta alla palude - L’utimo spunto nel Locarnese ci lancia dall’altra parte del Verbano: in Gambarogno. La mattina può essere dedicata a una visita, meglio se guidata, alle Bolle di Magadino: è l’occasione per vedere un paesaggio naturale quasi scomparso in Svizzera, quello di un delta fluviale quasi inalterato. Il pomeriggio, invece, lo si può trascorrere in montagna, per godersi la frescura dell’Alpe di Neggia e incastrarsi nei caratteristici vicoli di Indemini.
Acqua e vino - Se nei giorni scorsi avete camminato troppo, è tempo di lasciarsi andare. Piscine e lidi punteggiano il Luganese in lungo e in largo. Si può scegliere la spiaggia affollata, la riva deserta o la piscina in quota. Poi, se temete la ruggine, la visita di una cantina non delude mai. Sono ormai moltissimi i viticoltori che hanno allargato l’attività all’accoglienza e alla degustazione, c’è l’imbarazzo della scelta.
Ancora acqua, rinfrescante e santa - Anche il Mendrisiotto vede tra il luoghi di svago più gettonati i lidi. I più grandi sono quello di Bissone e di Riva San Vitale, ma pressoché ogni comune del Basso Ceresio ne vanta uno. Se poi, il puro relax vi accende qualche senso di colpa, visitate il Battistero di Riva San Vitale: tra le strutture religiose della Svizzera ancora in piedi è la più vecchia, risale al 500 dopo Cristo.
Il romanico delle Tre Valli - Se volete cullarvi nell’architettura romanica, le Tre Valli hanno ciò che vi serve: la chiesa di San Nicolao a Giornico, quella di San Pietro a Biasca e di San Carlo a Negrentino (per quest’ultima bisogna recuperare la chiave) vi offriranno un’infarinatura non da poco a costo zero. E, visto che avete risparmiato, concludete pure le vacanze con una tappa al grotto. Che sia nei dintorni (e ce ne sono di buoni) o in qualunque angolo del Ticino, ve lo siete meritati.
Disclaimer - Quanti posti fantastici mancano? Tantissimi, ne siamo sicuri. Non basta la vita di un ticinese per scoprire gli angoli del nostro cantone che lasciano senza fiato. Con i nostri interlocutori ci siamo divertiti a sceglierne dodici che potessero sorprendere e farvi scoprire qualcosa di nuovo. Per trovarne altri? Visitate i siti delle Organizzazioni turistiche regionali:








